Il fascicolo è in Procura, nella mani della dottoressa D'Orefice che ha aperto un'indagine per "omicidio stradale" fondamentale per chiarire la dinamica dello schianto mortale lungo la Cassino-Sora dove ha perso la vita Francesca Lafragola, venticinquenne di Sant'Elia.

Un fascicolo, come da prassi, a carico del conducente della Fiat Grande Punto nera, 26 anni di Roccadevandro e del conducente della moto su cui viaggiava la giovane, condotta dal venticinquenne che si trova ancora in prognosi riservata a Roma. Momenti di apprensione e di preghiera per lui, momenti delicati e carichi di speranza.

E mentre gli inquirenti lavorano per fare luce sull'incidente, la comunità di Sant'Elia si prepara al giorno più lungo, il più doloroso: il saluto oggi alle 10 nella chiesa di San Sebastiano a Sant'Elia Fiumerapido.

L'addio a quella ragazza sorridente e piena di vita, con tanti sogni e tutta la voglia e l'energia per realizzarli.
Lavorava a Cassino da un po' di tempo, al bar del campo sportivo, era una ex alunna dell'istituto Alberghiero, «una ragazza giovane, solare, educata, lavoratrice», come ha ricordato il sindaco Roberto Angelosanto.

Un vuoto enorme a Sant'Elia che oggi si stringerà intorno alla famiglia e agli amici per l'ultimo saluto a "Kekka", un momento di profonda tristezza e di lacrime per quella giovane che aveva lavorato anche in due bar centrali del paese, molto conosciuta e amata. E proprio per lei, mercoledì sera, è stata organizzata una fiaccolata. Tante le persone che con in mano la "luce" di una candela hanno voluto ricordarla camminando in silenzio, sulle note di Gianluca Grignani che lei amava tanto. Un percorso che voleva essere un gesto di vicinanza, di affetto, di sofferenza condivisa tutti insieme. E oggi, lasciato l'ospedale Santa Scolastica dove è stata allestita la camera ardente, quello di Francesca sarà l'ultimo viaggio. L'ultimo nel paese che l'ha vista crescere, giocare, sorridere, coltivare speranze.