Un sacrifico da affrontare oggi per godere tutti, domani, dei benefici. Bisogna saper guardare oltre, all'obiettivo più grande, quello di un miglioramento della fruibilità e della vivibilità degli spazi urbani, e non limitare l'orizzonte al disagio, praticamente fisiologico, del momento, Questa la posizione sostanzialmente espressa dalla Fiab Frosinone-Su2Ruote Aps nel dibattito, con toni anche polemici da parte di alcuni commercianti, sul nuovo senso unico in via Marittima per agevolare la realizzazione e l'utilizzo della costruenda pista ciclabile.

«L'obiettivo primario e prioritario - dice la Fiab - è creare ambienti più congeniali alle persone, superando vecchi modelli urbanistici e viabili che finora hanno messo al centro le automobili private con conseguenze sui livelli di inquinamento e sulle condizioni di vita di tutti, residenti e frequentatori. Alla luce delle novità straordinarie che stanno interessando il capoluogo con la realizzazione della pista ciclabile lungo via Marittima con annesso senso unico per auto e bici, ci rivolgiamo a tutti i cittadini di Frosinone e a quelle categorie particolarmente interessate dalle politiche di cambiamento messe in pratica dalle amministrazioni comunali, per sottolineare che l'eventuale disagio momentaneo rappresenta in prospettiva un vantaggio per l'intera collettività, potendo in seguito vivere in una città più ordinata, sicura e più pulita, attraverso una mobilità virtuosa che non sia l'attuale caos senza regole».

«Ciò che ora si percepisce come un danno - prosegue la Fiab - potrebbe in futuro trasformarsi in un beneficio per tutti perché la città sarà più gradevole e comunque accessibile. Ma tale obiettivo potrà essere centrato solo se questa rivoluzione sarà accompagnata da politiche specifiche e non eludibili. Prima di tutto occorre migliorare il contesto in cui ci si muove e i servizi attraverso controlli frequenti e costanti per il rispetto del codice della strada (sosta selvaggia, guida con il telefonino, velocità eccessiva); fondamentale potenziare i servizi pubblici alternativi alle auto (navette, ascensore inclinato); quindi calmierare la velocità (zona 30 nelle aree ztl); realizzare parcheggi di scambio e piste o corsie ciclabili. È bene precisare che solo in presenza di tutte queste misure, applicate contestualmente, sarà possibile ridurre il numero delle auto presenti in città e conseguentemente, le piste ciclabili avranno una effettiva utilità e saranno frequentate. Anche gli automobilisti avranno opportunità maggiori di lasciare la macchina per prendere mezzi alternativi».

«In conclusione: con convinzione la Fiab sosterrà qualunque cambiamento in questa direzione ed i cittadini devono, pur sopportando eventuali disagi iniziali, rendersi conto che una nuova idea di città deve essere sostenuta per un futuro prossimo più civile e sano per tutti; ovviamente le politiche amministrative, in tal senso, devono essere sensate, equilibrate ed efficaci. E Fiab sarà, come tanta parte di società civile, vigile e criticamente costruttiva osservando con obiettività quelle modifiche alle dinamiche cittadine veramente sostenibili in base alle peculiarità della realtà» chiude la Fiab.