Schiacciati da un pino sulla Casilina. Ieri pomeriggio il giudice delle udienze preliminari del Tribunale di Cassino ha deciso per il rinvio a giudizio di tutti gli imputati. Ma ancora non è stata stabilita una data, che verrà comunicata nelle prossime ore agli interessati, chiamati a rispondere della morte di Rudj Colantonio di 32 anni e Antonio Russo di 38 (originario di Aversa), due amici che condividevano anche il lavoro. Entrambi residenti ad Arce, stavano forse tornando a casa quando il pino di grosse dimensioni crollò sulla Casilina, a Castrocielo, nell'ottobre del 2018, in quel tratto di strada già teatro di altri terribili incidenti.

In aula per omicidio colposo Filippo Materiale, allora sindaco di Castrocielo; Giuseppe Evangelista, responsabile dell'Ufficio tecnico del Comune; Antonio Mallamo, amministratore unico e rappresentante legale di "Azienda strade Lazio-Astral Spa"; Daniele Prisco, responsabile della sezione Strade III di Astral; Alda Muscedere, amministratore unico e rappresentante legale di "Costruzioni Generali srl", società appaltatrice dei servizi di sorveglianza e di pronto intervento h24 e Vincenzo Andrea Di Cresce, direttore tecnico della stessa società.

La vicenda
A bordo della Smart bianca schiacciata dal pino sulla Casilina nel 2018 c'erano i due amici e colleghi Rudj Colantonio e Antonio Russo. La scena che gli altri automobilisti si trovarono di fronte fu a dir poco scioccante: era una giornata di maltempo, le raffiche di vento erano forti, pioveva a dirotto e uno degli enormi pini ai bordi della carreggiata della strada ondeggiò per poi abbattersi sull'auto. Inutili i soccorsi.
La strada rimase chiusa, vigili del fuoco e carabinieri operarono per ore per riuscire a estrarre i corpi dalle lamiere. La tragedia riaccese le polemiche sulla sicurezza della Casilina e in poche settimane venne tagliata la maggior parte degli alberi a rischio.
Poi gli avvisi di conclusione indagine emessi dal pm De Franco nei confronti dei sei soggetti, ai quali viene contestato il reato di omicidio colposo.
Le difese - gli avvocati Gabriele Picano e Francesco Scacchi per Mallamo; Sandro e Vittorio Salera, Paolo Marandola, Gianrico Ranaldi, Augusto Casinelli, Giuseppe Di Mascio, Fantaccione e De Siena - hanno affrontato diverse udienze prima di giungere a quella di ieri.

In realtà la discussione era attesa già nei mesi scorsi ma le difese dell'ex tecnico comunale - gli avvocati Giuseppe Di Mascio e Antonio Fantaccione - avevano deciso di depositare una memoria e altri documenti per chiarire alcuni aspetti sulla competenza gestionale del Comune su quel tratto di Casilina. E ieri, proprio su questo aspetto tecnico, ha chiesto di essere ascoltato - per spiegare in aula passaggi importanti - proprio l'ex primo cittadino di Castrocielo, Filippo Materiale.
Poi la discussione di tutte le difese, iniziata in mattinata e ripresa nel primo pomeriggio fino alla camera di consiglio durata a lungo. Poco prima delle 19 la decisione: tutti rinviati a giudizio. Troppo complessa e delicata la questione da affrontare in sede di udienza preliminare. La data verrà comunicata a breve agli interessati. Le difese già si preparano.