Sessanta giorni per la verità. Ieri al policlinico "Agostino Gemelli" di Roma l'autopsia sul corpo del piccolo Nicolò, morto venerdì scorso all'ospedale "Fabrizio Spaziani" di Frosinone. Otto gli indagati tra medici e infermieri di turno nelle ore del decesso del bambino. Sette i periti tra quelli della procura, degli indagati e della parte offesa. Dai primi accertamenti sembrerebbero esclusi problemi fisici preesistenti del piccolo di 8 anni, ma come detto, sarà l'esame autoptico a chiarire ogni dubbio. È stata la stessa equipe medica, dopo aver constatato il decesso, a chiedere il riscontro autoptico diagnostico per determinare le cause della rapida morte del bambino.
Si attende ora il nulla osta della salma per portare l'ultimo saluto al bambino.

I genitori, che hanno subito presentato denuncia alla polizia, chiedono di conoscere la verità sulla morte del loro figlio, se poteva essere salvato. Si sono affidati agli avvocati Alessandro Petricca e Christian Alviani.
Come detto sono otto gli indagati. Un atto dovuto quello della Procura della Repubblica, necessario per consentire le indagini e far luce su quanto accaduto. Notificato l'avviso al personale medico e infermieristico: V.M., 52 anni, D.V. 40, A.A. 32, V.G. 62, C.M 38, V.L 38, L.F. 50, e F.Z. 32 anni.

Nel collegio difensivo, tra gli altri, gli avvocati Antonio Perlini, Andreina Ciotoli, Riccardo Lutrario, Armando Pagliei e Giampiero Vellucci. Quest'ultimo ha dichiarato di «essere molto fiduciosi nella Giustizia e di riuscire a dimostrare che si sarebbe trattato soltanto di una tragica fatalità, pur unendoci al momento di dolore che ha colpito la famiglia del piccolo Nicolò».
Nicolò era risultato positivo al covid giovedì, il giorno prima del decesso. I genitori lo hanno accompagnato al pronto soccorso dello Spaziani intorno alle 13 di venerdì. Poco dopo il decesso nel reparto di pediatria.
Sabato scorso, come reso noto dalla direzione generale dell'Asl, si è svolto un audit interno per verificare e rendere disponibili le informazioni circostanziate circa i fatti, gli orari precisi e il percorso assistenziale seguito da ogni singolo sanitario intervenuto.

La veglia di preghiera
In tanti lunedì sera hanno partecipato alla veglia di preghiera nella chiesa di Mole Bisleti ad Alatri per il piccolo Nicolò e per la sua famiglia. Famiglia distrutta dal dolore. I genitori lamentano ritardi nel trasferimento del bimbo in una struttura romana e vogliono sapere se il loro piccolo poteva essere salvato. La verità dall'autopsia.