Esce di casa grazie a un'ora di permesso dai domiciliari ma semina il caos. Così per un uomo di 39 anni di Cassino si sono aperte le porte del carcere dopo che la Polizia di Stato ha chiesto l'aggravamento della misura a cui era sottoposto. A eseguire il decreto gli agenti del Commissariato di Polizia di Stato di Cassino.
La vicenda
Poteva uscire per un tempo stabilito. Un'oretta di permesso dagli arresti domiciliari nella sua abitazione per reati vari commessi in passato. Ma l'uomo non è certo riuscito a far buon uso del tempo a sua disposizione e si è reso responsabile di lesioni, minacce, estorsione, violenza privata, danneggiamento, tentato furto e interruzione di pubblico servizio, in danno di un automobilista e del conducente di un pullman del servizio pubblico cittadino.
Tutto si è svolto nel giro di pochissimo tempo. Era in auto quando, in una zona poco distante del centro urbano, l'uomo è incappato in un ingorgo stradale. Nessuna pazienza, nessuna attesa verso quel traffico che sarebbe potuto defluire perché il trentanovenne è sceso dalla macchina e ha iniziato a perdere le staffe. Parole grosse e utilizzo finanche delle mani verso l'autista di un pullman come pure per l'occupante di un'altra autovettura, fino a strappare loro anche degli oggetti che avevano addosso.
Momenti difficili e concitati, interrotti solo dall'arrivo delle forze di polizia. Così l'uomo è stato denunciato per quei fatti accaduti la settimana appena trascorsa e, contestualmente, nei suoi confronti è stato richiesto dalla Polizia di Stato l'aggravamento della misura, accolto favorevolmente dall'ente interessato. E ieri, il personale del Commissariato di Cassino ha dato esecuzione al decreto di sospensione cautelativo della misura alternativa della detenzione domiciliare emesso dal competente Ufficio di Sorveglianza e per il giovane è stato disposto l'accompagnamento nell'istituto detentivo più vicino.