Poteva avere conseguenze tragiche l'incendio della macchina della compagna del giornalista Francesco Digiorgio, che si è sviluppato nella notte tra domenica e ieri, verso le 2.30, agli Altipiani di Arcinazzo nel territorio di Piglio. L'incendio, secondo Digiorgio, sarebbe doloso data la presenza di una miccia vicina all'auto. Sul luogo sono intervenuti i vigili del fuoco e gli agenti del commissariato di Fiuggi per domare le fiamme e per effettuare le prime verifiche.

«L'attentato incendiario - dichiara il giornalista - ha messo a rischio un'intera palazzina dove oltre a noi alloggiano anche altre persone. La mia compagna inoltre è incinta al sesto mese. Una tentata strage, travestita da atto intimidatorio tipico dei metodi mafiosi. Ovviamente non posso sapere di chi sia la mano che ha acceso il fuoco, ma posso solo fare supposizioni in merito ad articoli che ho scritto anche ultimamente, in particolare sul bestiame vagante». Sono note le denunce a cui fa riferimento Francesco Digiorgio, con articoli foto e video che evidenziano in modo eloquente l'abbandono di animali (mucche e tori) che si possono incontrare spesso per le strade degli Altipiani dove vive il giornalista con la compagna.

«Evidentemente - dichiara ancora il giornalista - qualcuno ha deciso che doveva imbavagliarmi. Invece non si è reso conto che non fa altro che fortificare le mie azioni per la lotta al degrado e per la libertà di stampa. Attualmente il nostro paese è in fondo alla classifica per la libertà di stampa, tra minacce, l'aggressione e querele temerarie.
Sporgerò denuncia presso il commissariato di Polizia di Fiuggi affinché siano identificati e perseguiti questi vili criminali. Desidero inoltre lanciare un messaggio a tutti quei colleghi che sono sottoposti a minacce e intimidazioni. Non mollare, non abbandonate mai la lotta per il diritto di cronaca e la libertà di informazione». L'abitazione della vittima è provvista di telecamere che potranno sicuramente aiutare le forze dell'ordine nelle indagini.