Festa della Madonna del Carmine e rischi per i pedoni sulla Casilina, in prossimità dell'accesso al Santuario. Il consigliere Paolo Castaldi, ricorda il tragico incidente del 2007 in cui persero la vita Bruno Andreli e Daniela Siddi, mentre attraversavano la Casilina al termine della processione conclusiva del mese Mariano. Fu investito anche Jacopo Colella, figlio della donna travolta. Entrambi segnalano la necessità di adottare misure di sicurezza in occasione dei festeggiamenti al Santuario per evitare il ripetersi di tragedie. Lo scorso fine settimana, durante la festa della Madonna del Carmine, il rettilineo che porta al convento e l'area di ingresso alla scalinata si sono gremite di persone e la preoccupazione si è riaffacciata.
«È impossibile che nel 2022, dopo tragedie come quella del 2007 quando persero la vita mio suocero Bruno Andreli e una giovane mamma di Ceprano investiti da un'auto che transitava sulla Casilina - tuona Castaldi - non siamo in grado di istituire un servizio comunale preposto all'attraversamento della statale, in corrispondenza della scalinata che porta alla chiesa della Madonna del Carmine. In occasione delle feste al Santuario giovani, vecchi, bambini attraversano la statale in assenza di segnaletica e di un apposito servizio di sicurezza. Bisogna soltanto sperare che nulla accada - si augura il consigliere - Dimenticare i rischi della Casilina in occasione di eventi al convento è grave. Bisogna adottare ogni misura di sicurezza e istituire un servizio che garantisca attraversamenti sicuri».
Jacopo Colella aggiunge: «Sabato scorso sono passato davanti alla scalinata che conduce alla chiesa della Madonna del Carmine e ho notato, con grande amarezza, che l'incrocio era totalmente al buio nonostante ci fossero i festeggiamenti. La morte di due persone non è bastata per far comprendere che, almeno in queste occasioni, è necessario adottare le necessarie segnalazioni per far attraversare in totale sicurezza i cittadini. In quell'incrocio ho perso mia madre. Certe tragedie non devono ripetersi».