Non solo il caldo torrido ma anche i purtroppo immancabili roghi estivi adesso mettono in ansia i cittadini di Giuliano di Roma. Ieri, infatti, un terribile incendio è tornato a bruciare le montagne giulianesi ai confini con il territorio di Patrica, nella zona di Monte Acuto. Numerosi gli ettari di vegetazione andati in fumo, sia piante ad alto fusto, sia arbusti e sterpaglie. Il fuoco era già comparso nella giornata di sabato scorso, intorno all'ora di pranzo, divorando in breve tempo una grande porzione di bosco, con fiamme alte alimentate dal vento che hanno reso complicate le operazioni di spegnimento, nonostante fossero state messe in campo in maniera consistente dalla sala operativa della Regione Lazio. Sono intervenuti immediatamente sul posto due squadre della
Protezione civile "Ec Amasenus", corse in aiuto di altre due squadre della Protezione civile di Giuliano Di Roma, la "Ec Julianus". Non solo, perché l'ampiezza del fronte delle fiamme e la sua pericolosità hanno reso necessario anche l'intervento delle forze aeree della Protezione civile, un elicottero regionale e due velivoli Canadair che hanno fatto la spola con il più vicino punto di rifornimento di acqua per tutto il giorno, nel tentativo di domare il vasto incendio. Le operazioni via terra, invece, sono state coordinate dall'intervento di altre due squadre, questa volta dei vigili del fuoco di Frosinone, affiancati dai carabinieri forestali. Il grande spiegamento di forze sembrava avere avuto la meglio sul rogo in serata. Invece, già dalla mattinata di ieri, le fiamme hanno ripreso vigore, visto il grande caldo e la vegetazione bassa completamente secca.
Così sono dovuti entrare di nuovo in azione un Canadair e altre squadre di volontari della protezione civile per tutto il giorno. Encomiabile l'opera di questi ragazzi, che hanno trascorso un weekend davvero difficile, nel tentativo di salvare uno dei tanti polmoni verdi del territorio, di cui evidentemente si ha sempre più bisogno.