È arrivato da poco il generale Garofano, consulente insieme alla dottoressa Volpini delle parti civili. La sua presenza, come quella della famiglia Vannini (la cui storia giudiziaria è stata citata anche dai pm) poco prima, non è passata inosservata. Il generale ha parlato di un processo indiziario difficile.
Poco prima la mamma di Marco Vannini aveva detto: "Ho rivissuto la tragedia di mio figlio Marco che era nella casa dove doveva essere protetto. Serena era in una caserma dove doveva essere protetta anche lei. E invece non è stato così". Poi chiede giustizia per Serena e la sua famiglia.
«Giustizia per Serena, per Guglielmo e anche per me» con queste parole Carmine Belli ha risposto ai cronisti in queste ore di attesa della sentenza. «Ho sempre creduto nella giustizia, anche quando ero in carcere». Poi ripercorre le fasi salienti dell'arresto e il suo calvario. Il momento più brutto? «Quando mi dissero che ero in arresto per la morte di Serena».
di: CddLa Corte sulla richiesta del pm di sentire la testimonianza del parrucchiere avrebbe rigettato la richiesta. L'avvocato Mauro Marsella prende la parola: «Riteniamo che tutti gli elementi indiziari siano crollati cosi come i depistaggi. Che non possa dirsi attendibile Santino Tuzi,
che il movente pure sia crollato. Abbiamo cercato di dimostrare con le consulenze che l'arma non sia l'arma del delitto, che Serena non abbia battuto la testa su una superficie piana». Poi ripercorre ancora una volta i motivi che sosterrebbero la tesi difensiva. Il dibattito si è appena concluso e la Corte si è ritirata.
Un vero colpo di scena prima dell'inizio delle repliche dell'avvocato Francesco Germani, storico legale della famiglia Mottola. Il pm Beatrice Siravo prende la parola e indica in un commento Facebook la presenza di un testimone da ascoltare ora in aula. Si tratta del parrucchiere che avrebbe fatto le meches a Marco Mottola ma che prima del funerale di Serena gli avrebbe tagliato i capelli. Un vero colpo di scena, l'ennesimo per un processo che non ha risparmiato nulla.
Tardiva la richiesta del pm, per la difesa dei Mottola: testimone già ascoltato più volte. La Corte si ritira per decidere se ascoltarlo o no.
Sono appena entrati in aula. I tre componenti della famiglia Mottola e Francesco Suprano sono in aula. L'ex maresciallo Mottola, circondato dai cronisti, ha ribadito di essere sereno. Vincenzo Quatrale ancora non si vede. Tra poco avrà inizio l'udienza: le repliche di Germani e poi l'attesa camera di consiglio.
di: Cdd