Sugli atti vandalici avvenuti nelle postazioni del bike sharing, l'amministrazione comunale informa che «grazie al sistema di videosorveglianza comunale, i responsabili sono stati individuati e sanzionati secondo quanto previsto dalla legge. Il bike sharing - aggiungono gli amministratori - è un servizio dedicato alla città, del quale tutti possono usufruire, e non è affatto giusto che beni pubblici possano essere impunemente danneggiati per un momento di "sballo"».

E dopo un mese dall'inaugurazione del servizio di bike sharing ad Anagni, il primo di questo tipo in provincia di Frosinone, l'amministrazione comunale stila un bilancio.
«L'iniziativa del bike sharing, che consente di usufruire di biciclette elettriche con pedalata assistita da prendere nelle tre postazioni di via Regina Margherita, via Giovanni Giminiani zona Piscina e multipiano di via San Giorgetto si legge in una nota del Comune sta riscuotendo ampio successo, con centinaia di accessi al servizio e presenze quotidiane più che incoraggianti. Uno degli ostacoli principali al progetto del bike sharing era la conformazione urbanistica del centro storico; smentendo le previsioni degli scettici, il centro storico di Anagni sembra essere stato progettato appositamente" per la mobilità sostenibile, tanto che l'amministrazione comunale vorrebbe implementare il servizio gestito dalla "Rete d'impresa Città di Anagni" con ulteriori biciclette elettriche e monopattini. Lo sviluppo del turismo ad Anagni, che ha visto una crescita esponenziale nel corso degli ultimi anni, sull'onda dello slow tourism e delle sue forme più consapevoli, passa anche dal potenziamento delle opportunità offerte dalla mobilità sostenibile».

Il servizio di bike sharing è gestito dalla "Rete d'impresa Città di Anagni", realtà vincitrice dell'apposito bando regionale, cui l'amministrazione comunale ha fornito il supporto e le risorse previste dal bando in questione.
«Dunque rileva l'amministrazione si tratta di una proficua commistione tra indirizzo politico per lo sviluppo turistico e chi, di fatto, quotidianamente gestisce l'innovativo servizio».