Dopo l'inchiesta di Repubblica sullo spezzatino delle cooperative che hanno sostituito la Multiservizi, tornano a riaccendersi i riflettori a Frosinone. A sollevare il caso dei lavoratori della cooperativa del verde che, nonostante orari di lavoro ridotti all'osso, devono ancora percepire le retribuzioni da aprile, è il neo eletto consigliere comunale del Pd Norberto Venturi.

Venturi osserva: «È vero che siamo stati molto attenti alle persone fragili durante la pandemia garantendo la vaccinazione, ma molto spesso trascuriamo i fragilissimi del lavoro. Persone che, nel corso degli anni, hanno visto scendere il numero delle ore lavorate fino all'inserimento nelle cooperative. E fino a un trattamento disumano, che definisco così il lavorare per 4 o 7 ore a settimana». Ed il punto dolente non è solo quello dell'orario del contratto.

Spiega Venturi: «Queste persone raggiungono cifre irrisorie, meno di 200 euro al mese, ma quel che peggio è che questa miseria loro assegnata non viene nemmeno corrisposta. Con l'ultima cessione della cooperativa del verde, se è vero quel che mi dicono, dal 1° aprile non viene corrisposta ai lavoratori questa misera retribuzione. Siamo a livelli assurdi. Temi come questi non vanno dimenticati».

A questo punto l'esponente Dem pone due domande: «Perché non vengono erogati questi ridottissimi emolumenti ai lavoratori del verde? La cooperativa affidataria dei servizi come giustifica questa inadempienza a fronte di una situazione dei lavoratori già precaria. Spero di essere smentito, ma temo si stia raggiungendo l'epilogo. Le cooperative erano nate su ben altri presupposti, avrebbero assicurato il lavoro, con un salario basso, ma dignitoso».

Venturi conclude così il suo intervento: «Non voglio polemizzare, ma questa vicenda merita una chiarezza definitiva. Saranno rimasti 11-14 lavoratori, con differenti posizioni, visto che alcuni lavorano 4 ore settimanali e altri 7, ma meritano un'attenzione particolare. Siamo all'assurdo».