È deciso: i locali che dovranno ospitare il museo di Atina saranno quelli situati nell'ex convento dei Frati minori (San Francesco) nella centralissima piazza Garibaldi. La giunta del sindaco Adolfo Valente, nella sua riunione di fine giugno, ha ribadito quello che è sempre stato il suo intendimento confermando le linee essenziali del progetto e quantificandone anche i costi: tra lavori (quasi 58.000 euro) e forniture (poco più di 57.000), la spesa per l'adeguamento e l'arredo dei locali dell'ex convento sommano 115.000 euro.

L'operazione di trasferimento rientra nei programmi previsti dal più ampio progetto denominato "Aree Interna 4 - Valle di Comino" e, nello specifico, la "Riqualificazione funzionale del convento di San Francesco per la nuova sede del Museo archeologico e della Valle di Comino intitolato a Giuseppe Visocchi.
Era il 2015 quando a palazzo Ducale si parlò per la prima volta di spostare i locali del museo dalla sede in via Vittorio Emanuele ai locali abbandonati dell'ex convento francescano. Ancor prima, però, ci fu chi pensò di trasferire nell'ex convento (costruito nel 1630) gli uffici comunali, ipotesi più volte caldeggiata dal consigliere indipendente Quirino Di Paolo che, anche di recente, è tornato sull'argomento.

Ma l'amministrazione Valente ha deciso: le stanze dell'ex convento diventeranno museo. Decisione che prese corpo già alla fine del 2019, quando l'enorme edificio ritornò al patrimonio comunale.
I punti a favore del museo sono lo spazio offerto dai nuovi locali: 200 metri quadri al piano terra e 1280 al primo piano (il cortile interno ne misura 280).
I lavori per adeguare i nuovi locali riguardano gli impianti (luci, sistemi di sicurezza e antincendio), spazi per la biglietteria, il bookshop, i laboratori didattici e una sala conferenze. Quindi il sistema dei supporti delle statue romane, per le iscrizioni lapidee, per i capitelli, sculture e busti. Saranno inoltre installati pannelli esplicativi modulari, autoportanti, componibili e bisognerà procedere con l'adeguamento dell'impianto elettrico esistente e l'installazione di telecamere per la videosorveglianza, mentre l'impianto ascensore è già presente.