Un tampone su tre positivo al Covid. È record in Ciociaria per il tasso di positività. Ieri ci sono stati 785 contagiati su 2.385 test analizzati e 341 negativizzati. Nessun decesso, mentre l'incidenza per 100.000 abitanti si issa all'844,03 sugli stessi livelli del 15 aprile. Nel Lazio cresce la percentuale di Omicron 5 al 32,5% contro una media nazionale del 23,15%.

La giornata
Dei 785 positivi di giornata, 69 provengono da Cassino, 61 da Ceccano, 44 da Frosinone e Veroli, 40 da Ferentino, 38 da Alatri, 33 da Anagni, 30 da Monte San Giovanni Campano, 25 da Sora, 21 da Paliano e Roccasecca, 18 da Amaseno, Boville Ernica, Ceprano e Fiuggi, 14 da Giuliano di Roma, 13 da San Giovanni Incarico, 12 da Arce e Cervaro, 11 da Sant'Elia Fiumerapido, 10 da Castrocielo, Isola del Liri, Pontecorvo e Sgurgola, 9 da Arpino e Patrica, 8 da Castelliri, Piedimonte San Germano e Pofi, 7 da Aquino, Castro dei Volsci, Ripi e Torre Cajetani, 6 da Atina, Fontana Liri, Morolo, Pignataro Interamna e Supino, 5 da Alvito, San Vittore del Lazio e Vallecorsa, 4 da Colfelice, Posta Fibreno, Torrice e Villa Santa Lucia, 3 da Arnara, Gallinaro, San Donato Val di Comino, San Giorgio a Liri, Strangolagalli e Trevi nel Lazio, 2 da Broccostella, Casalvieri, Colle San Magno, Collepardo, Falvaterra, Fontechiari, Pico, Piglio, Rocca d'Arce, Serrone, Trivigliano e Vallemaio, 1 da Acquafondata, Campoli Appennino, Pescosolido, San Biagio Saracinisco, Sant'Ambrogio sul Garigliano, Sant'Apollinare, Terelle, Vallerotonda, Vicalvi e Villa Santo Stefano.

L'andamento
Da lunedì si viaggia a una media di 606,33 casi per un totale di 3.638. Già ieri era il massimo delle ultime undici settimane. In sette giorni i contagiati sono 4.026 (575,14 la media) anche in questo caso il massimo dal periodo 9-15 aprile. Rispetto ai sette giorni precedenti (2.645 a 377,85 di media) l'incremento è del 52,21%. In quattordici giorni, invece, la crescita è del 151,62%. Mentre in ventuno giorni è più 300,99%. Dal 4 giugno a ieri si registra un'impennata del 408,97%.

Le varianti
L'Istituto superiore di sanità ha pubblicato un nuovo rapporto della "Prevalenza e distribuzione delle varianti di SarsCoV2 di interesse per la sanità pubblica in Italia".
Nel dossier si legge che «l'analisi delle sequenze depositate negli ultimi 45 giorni mostra che: la variante Omicron rappresenta la quasi totalità dei sequenziamenti depositati (99,8%). Sebbene i dati siano ancora in fase di consolidamento, la proporzione di BA.5, sul totale dei sequenziamenti genomici di buona qualità presenti in I-Co-Gen, è aumentata dal 23,74%, della settimana 23-2022 (6-12 giugno, ndr), al 60,71% della settimana 25-2022 (20-26 giugno, ndr). Contestualmente, la proporzione di BA.2 è diminuita dal 58,14% al 17,86%». Nel Lazio la prevalenza della variante BA.2 è al 59,7%, la BA.4 è al 7,8% e la BA.5 è al 32,5%. In Italia la distribuzione è la seguente: BA.1 allo 0,32%, la BA.2 al 62,98%, la BA.4 all'11,41% e la BA.5 al 23,15%. L'Iss conclude così: «La variante Omicron risulta l'unica variante di Sars-CoV-2 circolante nel nostro Paese. Si conferma l'andamento in crescita di BA.5 ed una diminuzione dei sequenziamenti attribuibili a BA.2. La prevalenza di casi dovuti ad infezione da variante Omicron si osserva in tutte le fasce di età».

Gli indicatori
Continua la corsa al rialzo dell'incidenza per 100.000 abitanti, arrivata ora a 844,03. Anche in questo caso si tratta di un valore che non si aveva da metà aprile. Con la differenza che all'epoca il trend era in discesa, mentre ieri l'incidenza è aumentata per il diciannovesimo bollettino di fila. Sabato scorso tale indicatore segnava 554,51, quello precedente 335,43 e quello prima ancora 210,48, mentre il primo sabato del mese scorso era a 165,83, quasi il minimo dell'ultimo periodo, toccato il 3 giugno con 156,39. Anche il tasso di positività vola. Ieri si è contabilizzato un positivo ogni tre tamponi, un record finora mai toccato. Ciò issa la media settimanale al 27,48%. Al massimo, infatti, si era raggiunto il 23,02% tra il 14 e il 20 marzo.

I tamponi
A proposito di test eseguiti, ieri sono stati più di duemila per il quinto giorno consecutivo. Non accadeva dal periodo 4-14 aprile. In quell'occasione per undici giorni si andò oltre il venti con un massimo di 31,16% il 14 aprile, precedente record giornaliero prima di ieri.

I ricoverati e i guariti
I ricoverati diminuiscono di un'unità e passano da 27 a 26. I 27 dell'altro ieri, peraltro, sono il top dell'ultimo periodo, secondi soli ai 36 del 24 maggio. Da fine maggio ad oggi il dato oscilla da un minimo di 21 ricoverati a un massimo di 27 appunto. Numeri, dunque, che non sono stati condizionati dall'impennata dei positivi. E questo nonostante, ancora al 16 maggio, i ricoverati fossero 60. I negativizzati risalgono di altri 341, un dato che porta il totale settimanale a 1.657, già superiore ai 1.378 di tutta la scorsa settimana.