Il mese di giugno si chiude con un altro fermo produttivo. Lo fa comunicato la dirigenza del Plant cassinate nel pomeriggio di ieri. La mancanza di materiali terrà i cancelli chiusi anche nella giornata di oggi. Difficile immaginare che si possa lavorare domani, ma la sfida del mercato legata al Grecale potrebbe sempre fare miracoli, al momento non ci sono ulteriori comunicazioni.

Le forniture, soprattutto quelle legate ai software, dipendono dalle industrie asiatiche e la crisi è globale. E soprattutto non sarà di immediata risoluzione ma continuerà a indebolire il settore metalmeccanico ancora per molto. Tra blocchi produttivi e il rinnovo dei contratti di solidarietà sarà un'altra estate amara per i lavoratori Stellantis che continuano a tagliare sui costi familiari per arrivare a fine mese.

Lo stipendio medio di una tuta rossa a metà percorso lavorativo si attesta intorno ai mille euro, troppo pochi per chi ha un nucleo familiare. La crisi del mercato prima, il Covid dopo e le difficoltà di approvvigionamento adesso hanno portato a una "corsa" agli ammortizzatori sociali che ha ridotto la capacità stipendiale delle industrie e, a loro volta, gli operai restano in balia di buste paga poco dignitose.
Ecco perché i sindacati continuano a incalzare il governo sia sui finanziamenti destinati al comparto che sulla riforma del cuneo fiscale.