Il piromane deve aver colpito con forza e precisione. Nel caldo torrido di un'estate appena iniziata ma che fa già registrare ben 40 gradi, in molti temevano che i terreni della ex polveriera, i 187 ettari di proprietà comunale spesso al centro di ipotetiche destinazioni, sarebbero stati di nuovo dati alle fiamme. E ieri pomeriggio, quasi rispettando un copione ormai collaudato, le fiamme sembrano essersi sprigionate sia lungo il perimetro, a un chilometro circa dalla stazione ferroviaria, che dalla vegetazione boschiva situata al centro di quella specie di oasi naturale abbandonata a sé stessa.
Nell'agosto di due anni fa, per essere certo di ottenere un grosso risultato, il piromane aveva deciso di appiccare il fuoco in due punti. Uno nel posto abituale, nei pressi del ponticello sul Rio Mola Santa Maria, il prato prospiciente la boscaglia sul cui green morirono 15 delle 22 mucche vittima dell'arsenico (luglio 2005), l'altro all'interno della folta vegetazione. Stavolta il primo innesco sembra essere stato posato nello stesso posto del disastroso incendio del 2006, sempre vicino al ponticello da poco restaurato. Il secondo, ancora una volta all'interno della zona boscosa.
Un fumo denso e oleoso ha coperto il cielo per chilometri, e lo strano colore che mostrava a tratti faceva temere che le fiamme potessero aver attaccato anche i rifiuti depositati all'interno della proprietà. Materiali diversi, fra i quali centinaia di vecchi cassonetti della nettezza urbana. Sul posto si sono precipitati i vigili del fuoco e i volontari della protezione civile, oltre a pattuglie dei carabinieri e della polizia locale. L'opera di spegnimento, durata fino a notte, potrebbe non essersi conclusa. Un lavoro estenuante, accresciuto dalla difficoltà di raggiungere i punti nevralgici a causa della impraticabilità dei sentieri e dalla mancanza di frangifuoco, oltre che dalla necessità di cercare il rifornimento di acqua.
Di nuovo in fiamme i terreni della ex Polveriera di Anagni. Le fiamme sono divampate nel pomeriggio dopo le 16. Sul posto i vigili del fuoco, i volontari della protezione civile, i carabinieri e la polizia locale. Il fumo è stato avvistato anche da cittadini dei paesi limitrofi e diverse le immagini con la colonna di fumo nero che stanno invadendo anche le pagine dei social. Indagini per chiarire le cause che hanno sprigionato il vasto rogo.
di: E. C.