Cartelli improvvisati, scritte su una cartone, porta del campo da gioco divelta ormai da mesi e cartacce intorno all'area di gioco. Questo è il biglietto da visita della zona Compre: quello che doveva essere un punto di aggregazione giovanile, un luogo di crescita sana e di confronto grazie all'attività sportiva all'aperto, è diventato un ricettacolo di spazzatura e fonte di pericolo.

I ragazzi del quartiere hanno appeso un cartello creato con poche risorse ma con il dono della chiarezza: chi utilizza il campo per disputare una partitella è pregato di lasciare pulito. Ma è chiaro che un'area pubblica non può essere gestita così. Anzi, è proprio la gestione che manca. L'amministrazione del sindaco Ernesto Tersigni realizzò l'opera, gemella del campo a cinque nella zona che oggi ospita il parco "Morganti". Da allora sono trascorsi molti anni, diverse amministrazioni, ma il campetto, mai regolamentato né ufficialmente inaugurato, resta in condizioni pietose. È stato spesso oggetto di atti vandalici, più volte è stato cambiato il lucchetto all'ingresso ma puntualmente veniva rotto. A più riprese gli incaricati del Comune hanno provveduto a chiudere la porta d'ingresso al campo con tanto di catena a doppio giro. Inutilmente, però. Il problema resta irrisolto.

L'assenza di un regolamento e di un servizio di guardiania lascia spazio al "fai da te" che è sotto gli occhi di tutti. Da mesi la porta del campo di gioco è stata smontata e posta a un angolo; chi vuole giocare deve solo portarsi un pallone. Non ci sono servizi igienici, niente assicurazione, orari di apertura e chiusura, insomma accesso libero sperando nel senso civico dei frequentatori. Che spesso manca del tutto. E non sono mancati screzi tra gruppi di giovani per l'utilizzo del campo, senza regole da rispettare è difficile anche tenere calmi gli animi.

Al Comune viene nuovamente rivolto l'appello a porre attenzione a questa parte periferica della città prima che qualcuno si faccia male o che una discussione possa finire in rissa. Il tempo trascorso è anche troppo, quasi dieci anni per vedere inaugurato uno spazio pubblico. Deluso chi in quell'area attrezzata ha creduto come luogo di aggregazione giovanile e rilancio sociale del quartiere, che non dispone di giochi per bambini se non del campetto.