Si allunga l'elenco degli iscritti nel registro degli indagati per il drammatico incidente in cui è rimasta gravemente ferita Giulia, la bambina di sei anni che resta ricoverata in gravi condizioni al policlinico "Gemelli" di Roma. Oltre al giovane atinate di venticinque anni che la Procura di Cassino ipotizza essere stato alla guida del trattore che l'11 giugno scorso ha urtato la testa della bimba che si era sporta dal finestrino dell'auto su cui viaggiava con la sua famiglia, anche la mamma della piccola, che guidava la Fiat Punto, il papà e la nonna che sedevano rispettivamente accanto alla donna e sul sedile posteriore con i bambini, Giulia e il suo fratellino, sono indagati. Per tutti l'ipotesi di reato sarebbe quella di lesioni.
Si tratterebbe di verificare se e come la bimba fosse assicurata al seggiolino. Un atto dovuto per poter proseguire le indagini, affidate ai carabinieri, e ricostruire con precisione quanto accaduto quella maledetto sabato sera. Secondo il racconto dei familiari, all'improvviso la piccola si è sporta dal finestrino aperto dell'auto; poi il violento impatto con il trattore che transitava sulla stessa strada, alla periferia di Atina. Giulia è stata colpita alla testa e ha perso i sensi. Le sue condizioni sono subito apparse gravi. I soccorritori del 118 hanno allertato l'eliambulanza che è atterrata nelle vicinanze e ha trasportato la bimba al "Gemelli".
A bordo dell'elicottero è salita anche mamma Valeria. Una volta arrivata nella capitale, la bambina è stata sottoposta ad un delicato intervento chirurgico. Da alcuni giorni Giulia è stata trasferita in reparto ed è in programma un ulteriore trasferimento al "Bambino Gesù". I familiari, in grande apprensione, riferiscono che le sue condizioni restano stabili e continuano a invitare tutti a pregare per la loro bambina. In molti ad Atina stanno dimostrando vicinanza alla famiglia di Giulia. Intanto il nonno della piccola, Sandro, si dice pronto a nominare un avvocato che segua i tre familiari indagati. Per ora, però, il suo unico pensiero è rivolto a Giulia.