Siccità nel Lazio, il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti ha proclamato lo stato di calamità naturale per l'intero territorio della Regione Lazio fino al 30 novembre 2022 a causa della grave crisi idrica determinatasi per l'assenza di precipitazioni meteorologiche ed in conseguenza della generalizzata difficoltà di approvvigionamento idrico da parte dei Comuni.

Con il provvedimento si decreta «di prendere atto, in relazione agli eventi sopra indicati, che per la gestione dell'emergenza idrica e per il sostegno alle popolazioni e alle attività produttive sono indispensabili misure di natura straordinaria ed emergenziale» e «di richiedere alla Presidenza del Consiglio dei Ministri Dipartimento della Protezione Civile, di valutare la dichiarazione dello "stato di emergenza", ai sensi dell'articolo 24, comma 1, del decreto legislativo 2 gennaio 2018, numero 1, sulla base della evoluzione degli scenari di severità idrica in corso, provvedendo alla successiva trasmissione dei dati e del quadro dei fabbisogni per la verifica della sussistenza dei requisiti e dei presupposti al fine di fronteggia re adeguatamente la situazione emergenziale».

«Bene ha fatto il governatore del Lazio Nicola Zingaretti a firmare il decreto attraverso il quale ha proclamato lo stato di calamità naturale su tutta la Regione fino al 30 novembre 2022» ha commentato il consigliere regionale del Pd Mauro Buschini. «Una decisione che non poteva sicuramente essere rimandata – ha aggiunto Buschini – a fronte della grave crisi idrica che si è determinata a seguito dell'assenza, ormai da mesi, delle precipitazioni e delle difficoltà che i Comuni stanno trovando in questi giorni nell'approvvigionamento dell'acqua».