È l'11 settembre del 2021. In pieno giorno a Fiuggi scatta la rapina alla gioielleria Cataldi. Tre professionisti si dirà quando, tre mesi dopo, verranno eseguiti gli arresti. Ora la procura di Frosinone prova a bruciare le tappe e chiede il giudizio immediato nei confronti dei tre di 51, 37 e 53 anni di Anzio e Villa Adriana, accusati di far parte del gruppo che assaltò la gioielleria. Le difese, composte tra gli altri dagli avvocati Bruno Naso e Gianluca Ciampa, ora stanno valutando se chiedere il giudizio abbreviato, che dà modo di ottenere uno sconto di un terzo sull'eventuale condanna. Se così non sarà, i tre accusati finiranno davanti al tribunale collegiale di Frosinone a metà settembre.

I carabinieri del Nucleo investigativo di Frosinone hanno passato in visione frame dopo frame delle telecamere di videosorveglianza della zona finché non hanno individuato le due autovetture utilizzate per raggiungere Fiuggi, l'uscita dal casello autostradale, l'arrivo nel centro della città termale e tutte le fasi susseguenti al colpo. Erano le undici, quando i malviventi fecero irruzione nel negozio di via Nuova Italia armati di pistola, con il volto coperto da mascherine chirurgiche, occhiali da sole, cappellini e parrucche. Ai tre sospettati sono contestati i reati di rapina aggravata dall'utilizzo di armi e dal sequestro di persona, porto abusivo di armi, ricettazione e riciclaggio.

Peraltro uno dei tre, al momento della commissione della rapina, doveva trovarsi agli arresti domiciliari. Avrebbero minacciato, armi in pungo, il titolare della gioielleria, tre commesse e due clienti, rinchiusi dentro il bagno. Fuori, a ridosso del negozio, erano pronte delle auto sulle quali erano montate targhe clonate. La rapina fu portata a termine con velocità e determinazione. Un colpo milionario. Nel bottino, oggetti preziosi e orologi di alto valore. Le indagini scattarono immediatamente. A cominciare dalla visione delle telecamere della gioielleria per poi passare ai sistemi di videosorveglianza del Comune di Fiuggi, del casello autostradale Anagni-Fiuggi e di tutti quelli disponibili nelle attività commerciali e nelle abitazioni private vicine alle vie di acceso e di fuga. Gli accertamenti tecnici sono stati eseguiti dai carabinieri del Ris di Roma.