Quando morì, vittima dell'esplosione che a ottobre del 2007 sventrò il reparto confezionamento della fabbrica Simmel Difesa di Colleferro, Roberto Pignalberi aveva soltanto 35 anni ed era diventato papà da un mese. Una tragedia che nessuno ha dimenticato. Soprattutto non l'ha voluta dimenticare la comunità di Serrone, dove il giovane operaio viveva: a Roberto Pignalberi l'amministra - zione comunale ha intitolato uno spazio del paese, il largo antistante via Enrico Berlinguer all'altezza dell'incrocio con via Prenestina. La cerimonia di intitolazione si è tenuta alla presenza dei familiari di Pignalberi, dei sindaci di Serrone e di Colleferro, Giancarlo Proietto e Pierluigi Sanna, del presidente della Provincia di Frosinone, Antonio Pompeo, autorità civili e religiose e tanta gente che ha voluto rendere omaggio all'operaio morto in fabbrica quindici anni fa.

Il sindaco Proietto ha spiegato i motivi dell'intitolazione e tutti hanno sottolineato la necessità di intervenire concretamente per arginare il dramma delle morti bianche, l'esigenza di un impegno più significativo per la sicurezza e la prevenzione nei luoghi di lavoro e l'importanza di non dimenticare chi, come Roberto Pignalberi, ha perso la vita e il suo futuro mentre faceva il suo dovere. Dopo gli interventi dei rappresentanti istituzionali, il ricordo straziante di Roberto Pignalberi da parte della mamma Rossana Conti.

«La targa che abbiamo scoperto - ha sottolineato il Comune di Serrone - ricorderà per sempre un concittadino caduto nell'esercizio del proprio dovere e il largo Roberto Pignalberi rappresenterà negli anni futuri un luogo per commemorare i caduti sul lavoro e per sensibilizzare sulla prevenzione e sulla sicurezza nei luoghi di lavoro». «Nella sua Serrone – ha commentato il sindaco di Colleferro, Pierluigi Sanna - ora c'è una piazza che porta il suo nome. Abbiamo ricordato la morte in fabbrica a Colleferro di questo giovane lavoratore. Il tempo passa ma la memoria rimane, non sbiadisce e ci fa ritrovare tutti insieme, come grande comunità territoriale per ricordare chi ha perso la vita sul posto di lavoro nella nostra città».