I truffatori non vanno in vacanza, anzi, approfittano proprio del periodo estivo per mettere in atto i loro raggiri. La polizia di Stato mette in guardia e anche sul sito e sui profili social, posta consigli e raccomandazioni. Gli stessi ripresi anche dalla questura di Frosinone e ricondivisi sulla pagina Facebook. Sul sito della polizia di Stato ogni sabato vengono raccontate le tecniche più usate dai malintenzionati. Ecco alcuni consigli delle forze dell'ordine indirizzati soprattutto agli anziani, "prede" di persone senza scrupoli «Le truffe non vanno in quarantena e neanche in vacanza. I malintenzionati, infatti, non si fanno scrupoli e vanno sempre a caccia di qualcuno da raggirare, soprattutto le persone anziane - si legge sul sito della polizia - Ora ladri e truffatori hanno anche una scusa in più per tentare di entrare in casa: l'emergenza dovuta al Coronavirus.

Parlate con i vostri anziani, familiari o vicini di casa, e metteteli in guardia da possibili raggiri. Bastano pochi consigli per aiutarli a difendersi. Negli ultimi mesi si sono, infatti, già verificati casi in cui finti operatori della Asl hanno tentato di contattare al telefono diverse persone, con la scusa di dover fare il tampone per verificare la presenza del coronavirus, e finti infermieri si sono presentati alla porta con la scusa di sanificare i soldi o per offrire farmaci o presidi medici. Nel periodo estivo, poi, il pericolo delle truffe è maggiore a causa del parziale svuotamento delle città. Le persone della terza età sono quelle che rimangono più sole. Dobbiamo far sapere ai nostri nonni e genitori che non sono soli. La Polizia di Stato è sempre presente e quando si hanno dubbi sulle persone che si incontrano o che vogliono entrare in casa è bene telefonare al 113 o al numero unico di emergenza 112».

Alcuni consigli
«Non aprite la porta di casa a sconosciuti anche se vestono un'uniforme o dichiarano di essere dipendenti di aziende di pubblica utilità. Verificate sempre con una telefonata da quale servizio sono stati mandati gli operai che bussano alla vostra porta e per quali motivi. Se non ricevete rassicurazioni non aprite per nessun motivo. Ricordate che nessun Ente manda personale a casa per il pagamento delle bollette, per rimborsi o per sostituire banconote false date erroneamente. Per qualunque problema e per chiarirvi qualsiasi dubbio non esitate a chiamare il 113 o il numero unico di emergenza 11 2 e richiedere l'intervento di una pattuglia. Quando fate operazioni di prelievo o versamento in banca o in un ufficio postale, possibilmente fatevi accompagnare, soprattutto nei giorni in cui vengono pagate le pensioni o in quelli di scadenze generalizzate. Fate attenzione a improvvise manifestazioni di affetto da parte di estranei, siano essi uomini o giovani donne che cercano di abbracciarvi. L'intento è di derubarvi di quanto avete indosso».

Ecco alcuni degli stratagemmi più utilizzati dai malintenzionati». Ad esempio il finto avvocato. «Ricevete una telefonata da un signore dai modi gentili che si presenta come un avvocato e vi dice che vostro figlio o nipote è responsabile di un incidente; addirittura ve lo passa al telefono, ma la chiamata è molto disturbata. Ovviamente non è il vostro congiunto, ma è facile cadere in errore perché la notizia dell'incidente vi ha destabilizzato emotivamente.

Il truffatore vi dice che per risolvere immediatamente il problema e non avere guai con la giustizia ha bisogno subito di soldi in contanti. Non è vero nulla, è una truffa. Non fatevi imbrogliare e chiamate subito un conoscente che vi possa mettere in contatto con i vostri veri familiari. Se non avete nessuno chiamate noi». Ed ancora falsi funzionari Inps, Enel o Inpdap. «Si presentano alla porta di persone anziane con la scusa di dover controllare la posizione pensionistica o contributiva. Ricordatevi che prima di fare dei controlli nelle case, gli Enti affiggono preventivamente degli avvisi nel palazzo con dei recapiti che potete chiamare».