Dagli sversamenti bianchi nel Rapido a quelli rosa nel Gari. Una situazione davvero preoccupante, quella che si sta registrando a Cassino e nel suo hinterland. All'inizio di giugno le segnalazioni di un'anomala colorazione delle acque avevano interessato il Rapido, in cui era visibile la presenza di schiuma bianca. Nelle scorse ore l'allarme lanciato dall'Ansmi racconta di una anomala colorazione del Gari: le foto e i video hanno immortalato un colore simile al rosa. «I nostri corsi d'acqua sono ormai presi di mira da criminali. Qualche giorno fa nel Rapido una schiuma bianca si immetteva all'altezza dell'ospedale Santa Scolastica, ora questo sversamento nel Gari.

Dov'è chi è preposto a vigilare sui corsi d'acqua e a individuare gli sversamenti?» ha commentato il presidente dell'Ansmi, Edoardo Grossi. Ma questo non è l'unico "fronte" ambientalista. Non sono trascorse molte settimane dall'allarme lanciato dal comitato cittadino "Allerta Cerro" per le acque di rio Pioppeto, sempre a Cassino (nella zona industriale), tornate a essere marroni. Anche in quel caso non era mancata l'indignazione.

«Negli ultimi tempi le foto inviate dai residenti delle zone attraversate da rio Pioppeto sono tutte dello stesso tipo. Purtroppo la colorazione delle acque presenta continuamente una gradazione tendente al marrone. Sono passati oramai ben otto mesi dall'esecuzione del sequestro del depuratore, ma a quanto pare la situazione non è cambiata» avevano spiegato dal comitato. Questa volta a preoccupare sono le acque del Gari. Gli ambientalisti e i cittadini chiedono maggiori controlli. E di verificare da cosa dipenda la colorazione anomala riscontrata.