Nell'ultima assise civica sono stati diversi i temi dibattuti. Il secondo punto all'ordine del giorno ha affrontato "la ricognizione degli immobili non strumentali all'esercizio delle funzioni istituzionali dell'Ente suscettibili di valorizzazione ovvero dismissione e altri beni. Piano triennale 2022/2024". In poche parole cosa il Palazzo decide di "tenere" e cosa può "andare". Nel corso degli anni sono state diverse le strutture che hanno "transitato" in questi elenchi. Una su tutte, amatissima dalla città e cancellata per lasciare posto ad altro, è il mercato coperto. Alcune hanno fatto dentro e fuori dall'elenco, come l'ex Onmi, sulla quale ora sembrerebbe concentrarsi l'attenzione dell'amministrazione che ha presentato un progetto per usufruire dei fondi Pnnr per dare vita a un nuovo asilo nido.
Sicuramente una scelta più adeguata alle esigenze della popolazione rispetto all'alternativa paventata, quella di un museo delle battaglie. Ma queste sono, ovviamente, scelte politiche. L'attenzione in aula Di Biasio si è concentrata sullo scheletro di quella che, oltre trent'anni fa, sarebbe dovuta diventare la piscina comunale. L'immobile è stato messo nell'elenco. De Sanctis ha parlato di un cambio di destinazione della struttura, secondo quanto riportato nella delibera, non ancora fatta, secondo Carlino già fatta: «Perché dobbiamo a priori obbligare qualcuno che andrà a investire con i soldi propri a fargli fare un'opera non remunerativa, che è poi il motivo per il quale non rispondono.
Quella è una zona Vas, direi di lasciarla così, sia una ragione finanziaria per gli investitori che per una ragione di logica, andando incontro a una prerogativa anche locale». Leone ha aggiunto: «Alcuni giorni fa era uscita la notizia sulla stampa che la struttura sarebbe stata demolita. È vera la notizia e qual è il motivo, chi pagherà la demolizione. Quello che oggi ci chiedete di votare va in contrasto con il Dup, nel quale c'è scritto "tra gli obiettivi dell'amministrazione c'è realizzazione attraverso il project financing della città dello sport adeguamento e completamento dei manufatti esistenti in particolare dello stadio, ristrutturazione adeguamento della piscina coperta". Vogliamo capire quindi quale sia l'indirizzo dell'amministrazione, se questo sul Dup o quello che ci chiedete di votare».
Anche Evangelista ha incalzato: «Per tre anni avete parlato di questa piscina, costruire, abbattere, poi c'era un imprenditore pronto a fare un multisala. In realtà non sapete neanche voi cosa volete fare, c'è confusione. Ad oggi non vedo che sia stato fatto niente di davvero utile ai cittadini e alla città. Non posso che votare in maniera contraria a qualcosa che neanche voi avete chiaro. Avete solo una grande confusione dalla manutenzione, alle piccole cose per arrivare ai grandi progetti. La storia della piscina è diventata una barzelletta». Carlino difende la bontà delle attività decisioni prese dall'Ente riguardo i beni in possesso. Il sindaco tira le somme e parla delle diverse alternative per quell'area, ci sarebbero anche delle proposte. Ma ci sono problemi perché la struttura non è più a norma sia in ambito antisismico che per la normativa relativa alle piscine, altezze e dimensioni. Con 16 ok, 4 contrari Leone, Petrarcone, Mignanelli ed Evangelista e 3 astenuti De Sanctis, Bevilacqua e Fardelli la delibera è stata approvata.