Continua a lottare la piccola Giulia nel suo letto del policlinico "Gemelli" di Roma. Mamma Valeria e papà Fabricio le stanno vicino e sperano che le sue condizioni migliorino ogni giorno di più, anche se il percorso di riabilitazione sarà lungo e difficile. "La nostra Giulia si sta svegliano piano - rende noto sui social mamma Valeria - Grazie a Dio, alla Madonna, al suo angelo custode, a tutti i Santi e a tutti voi che non smettete di pregare. Grazie a tutti di cuore, la mia famiglia è immensamente grata per la vicinanza che ci mostrate in questa difficile situazione". La macchina della solidarietà non abbandona la famiglia di Giulia e da diverse zone del territorio, da Atina a Sora e Cassino, si prega per la salute della bambina di sei anni protagonista sabato scorso di un incidente che le ha provocato un violento trauma cranico.

Intanto la Fiat Punto su cui viaggiava la piccola con il padre e la madre è stata posta sotto sequestro e martedì i genitori sono stati nuovamente ascoltati dai carabinieri a Roma. Le forze dell'ordine mantengono il massimo riserbo sulle indagini. Il mistero sul trattore che avrebbe urtato la piccola che si era sporta dal finestrino dell'auto resta irrisolto. Ieri in paese sono circolate voci sul ritrovamento del mezzo agricolo, voci però non confermate da alcuna fonte ufficiale. «Del conducente del trattore non ce ne siamo interessati» , ribadisce nonno Sandro, il padre di mamma Valeria, che nei giorni scorsi ha lanciato un appello al conducente del mezzo agricolo invitandolo ad andare dai carabinieri per rilasciare le sue dichiarazioni. «Noi familiari non abbiamo alcun risentimento verso chi guidava il trattore - aggiunge Sandro - anche se ci si aspettava un po' più di coscienza, di onestà».