La mobilità sostenibile accelera! E il basso Lazio vive un'altra giornata storica che davvero possono cambiarne il volto economico. Si va da milioni di euro di finanziamenti a vere e proprie assunzioni. E non sulla carta ma anche a stretto giro. Ieri l'ultimo atto che ha portato alla nascita, a Piedimonte San Germano, del centro di produzione industriale di batterie al litio per la mobilità sostenibile. Il sigillo finale di un'operazione nazionale che vede coinvolta la Power4Future di Fincantieri è stato posto ieri mattina dal Consiglio di Amministrazione del Consorzio Industriale del Lazio.
L'ok alla delibera
La riunione si è svolta nella sede di Cassino dove c'è stata l'approvazione della delibera per il via libera alla sottoscrizione dell'atto di compravendita del polo della logistica e della flessibilità a favore della Power4Future. Un'operazione avviata circa dieci mesi fa dal Cosilam (oggi Consorzio Industriale del Lazio) e che si è conclusa ieri mattina con l'ultimo atto necessario per l'avvio delle procedure di insediamento industriale. Nella struttura nascerà il centro di produzione nazionale di batterie al litio generando, così, l'avvio di un nuovo segmento industriale in provincia di Frosinone.
Il contratto
Un contratto di compravendita che prevede una serie di investimenti su tutto il territorio. Tra i molti punti previsti dall'accordo anche la stipula di una convenzione quadro con l'Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale per l'attivazione di contratti per il finanziamento o co-finanziamento di attività di ricerca, dottorati industriali, assegni di ricerca.
Le assunzioni
Previsto un piano di assunzione di almeno 45 unità di personale, la stipula di una convenzione per un progetto di rete per la realizzazione di investimenti di rilevante impatto sulla competitività del sistema produttivo territoriale, l'ingresso in partenariato per almeno un biennio nella fondazione dell'istituto Tecnico Superiore Meccatronico del Lazio di Frosinone con sede operativa a Pontecorvo».
Gli investimenti
E in ultimo, ma non in ultimo, la presentazione di un piano di investimenti per un valore complessivo non inferiore a 20 milioni di euro. Il plauso immediata dal presidente della Regione Zingaretti: «Sono questi gli investimenti sui progetti per l'industria che come amministrazione abbiamo voluto sostenere e continueremo a farlo: innovativi, sostenibili, di ampia visione che coinvolgano diversi attori del Lazio, ma soprattutto in grado di creare nuova occupazione e generare sviluppo e crescita economica, in un'area che ne ha fortemente bisogno. Il settore della mobilità sostenibile rappresenta il futuro dell'automotive e avere un centro di produzione di batterie al litio qui nel Lazio a Piedimonte San Germano, significa essere protagonisti di un cambiamento in atto in un segmento importantissimo.
Questo nuovo ente industriale potrà creare sinergie importanti capaci di attrarre nuovi investimenti rendendo il nostro territorio sempre più competitivo, anche a livello internazionale». La chiama delibera epocale il presidente del Consorzio Industriale del Lazio Francesco De Angelis che aggiunge: «Quando è iniziata l'avventura di questo nuovo ente industriale dissi che uno degli obiettivi principali era quello di favorire nuovi insediamenti e di garantire le condizioni per consentire alle aziende di investire proprio nei nostri territorio. Il Cda ha dato il via libera alla creazione di un nuovo polo industriale altamente tecnologico e di fama internazionale. Si tratta di un settore in continuo sviluppo e sul quale ci saranno molti investimenti anche alla luce delle recenti direttive approvate dal Parlamento Europeo.
Questo progetto, però, ha una visione ampia e a lungo termine, una finalità che non è solo quella di creare un centro di produzione, ma che vede un investimento diretto sul territorio: assunzioni di personale, finanziamenti in ambito di ricerca scientifica con l'ate - neo, avvio di partnership con il meccatronico del Lazio di Frosinone e, infine, un investimento globale di oltre venti milioni di euro. Questi dati evidenziano la portata di un progetto che getta le basi per scrivere una nuova pagina della storia economico-industriale di questo territorio. Voglio ringraziare il presidente Marco Delle Cese e il Cda del Cosilam, perché il progetto è partito da loro. Un progetto fortemente voluto dalla Regione Lazio e che si è realizzato grazie alla volontà del Presidente Nicola Zingaretti e al lavoro dell'assessore regionale allo Sviluppo Economico Paolo Orneli. Oggi si scrive il futuro».
«Una produzione innovativa, sostenibile , capace di farci guidare la transizione verso l'elettrico anziché subirla passivamente», ha spiegato anche a il consigliere regionale Mauro Buschini. Immediata anche la reazione di Francesco Borgomeo, presidente Unindustria Cassino: «Il piano Unindustria per la transizione dall'automotive alla mobilità sostenibile si arricchisce di un ulteriore tassello con l'arrivo del progetto Power4Future, con la nascita della fabbrica di batterie a litio per la mobilità sostenibile nel territorio di Cassino, a Piedimonte San Germano. Abbiamo coralmente lavorato a questo obiettivo che rappresenta uno dei punti di forza del progetto Laziomotive per la creazione di un Mobility Cluster nella nostra regione sempre più orientata ad interpretare da protagonista il cambiamento industriale in atto. Diamo il benvenuto e un grande in bocca al lupo al nostro nuovo associato in Unindustria con il quale continueremo a lavorare fianco a fianco».
Dall'Unicas
Meno di 24 ore prima, nell'aula magna del Campus Folcara un convegno di Unindustria sul ruolo del settore energetico per la mobilità sostenibile. Tante le forze in campo presenti e i progetti. E una grossa novità: la firma dell'atto costitutivo del Centro Nazionale per la Mobilità Sostenibile: 25 università (tra cui Cassino), e relativi centri di ricerca, e 24 grandi imprese, attori protagonisti del mondo della mobilità e delle infrastrutture. I numeri sono da capogiro e indicato la portata del progetto. Un investimento di 394 milioni di euro per i primi 3 anni (2023-2025) con 696 ricercatori dedicati e 574 quelli neoassunti. La missione del Centro è chiara: accompagnare la transizione green e digitale in un'ottica sostenibile, garantendo la transizione industriale del comparto e accompagnando le istituzioni locali a implementare soluzioni moderne, sostenibili e inclusive nelle città e nelle regioni del Paese. Il Centro Nazionale per la Mobilità Sostenibile è infatti una risposta concreta ai bisogni di crescita di un settore chiave per l'economia che da solo, si stima, raggiungerà un valore complessivo di 220 miliardi di euro nel 2030.