Non c'è davvero pace per lo stabilimento di Cassino Plant. Adesso torna in pista, o meglio sulle linee, pure l'Alfa Romeo e si cambia nuovamente registro!
Il quadro cambia
Lunedì si è lavorato, come previsto, solo al Grecale che ha da poco iniziato la sua corsa lungo la piattaforma Giorgio. Complessa è stata la fase di preparazione, quella della scorsa settimana, che ha portato sulle linee (prima verniciatura e lastratura, poi il montaggio e le altre officine) le tute rosse a chiamata individuale, in base alla necessità interna. Solo nella giornata di lunedì erano state prodotte 160 unità in un solo giorno, raggiungendo l'obiettivo che la multinazionale si era prefigurata come media giornaliera per il mese di giugno. Un modello che doveva correre sia per iniziare a sfidare il mercato globale sia perché mancavano le forniture per far viaggiare sulla piattaforma Giorgio anche Giulia e Stelvio. Un quadro che doveva restare invariato fino all'u l t ima settimana di giugno. E invece ieri una doppia comunicazione dell'azienda.
La doppia comunicazione
Dapprima, intorno all'ora di pranzo, la dirigenza ha annunciato lo stop per la giornata odierna per «mancanza di materiali». Dunque, un altro blocco per il Grecale appena partito. Poco più tardi una seconda nota. «Da giovedì - si legge nel testo - inizierà il riempimento delle linee, il mix previsto sarà di un Grecale alternato ad un modello Alfa Romeo (Giulia e Stelvio). Si partirà da un impostato di circa 300 vetture e si salirà gradualmente». Così rientrano sulla scena anche le due berline del Biscione e l'indotto locale, quasi esclusivamente al servizio dei due modelli, può riprendere a respirare. Si raddoppia la produzione e si passa da 160 modelli di Maserati a 300 in totale tra casa modenese e Alfa e gli ingressi in fabbrica potrebbero non essere più a chiamata. In questo clima di incertezze c'è una sola certezza: a guidare le scelte sono solo le forniture!