Giuseppe Sola, coinvolto nell'inchiesta Anni 2000, torna in libertà. Il collegio giudicante del Tribunale di Cassino, presieduto da Tania Tavolieri, ha accolto l'istanza di sostituzione della misura restrittiva a cui era sottoposto, presentata dall'avvocato Anna Marciano. Sola, conosciuto come "Peppe soletta", si trovava agli arresti domiciliari in quanto accusato di tentata estorsione in concorso, per un presunto debito di droga.

L'avvocato Marciano aveva chiesto la modifica della misura, per attenuazione delle esigenze cautelari e per il fatto che al suo assistito non è contestata l'associazione. E il Collegio, nonostante il parere contrario del pm, ha revocato la misura degli arresti domiciliari, imponendo però al Sola l'obbligo di dimora a Santi Cosma e Damiano. Una decisione che consente all'imputato di poter seguire il processo in corso a Cassino da uomo libero.

Un processo che si sta caratterizzando per il rilevante numero di udienze, che potrebbero terminare il prossimo mese con una sentenza che farebbe seguito all'abbreviato, che ha visto già la condanna di tre persone coinvolte. Ma ci potrebbero essere altre novità, visto che il già corposo fascicolo dell'inchiesta si è arricchito di un altro episodio, denunciato da uno dei testi che ha deposto nell'udienza di fine maggio. Ne ha parlato il Pm durante l'udienza di martedì scorso, riferendo che c'era una nota dei Carabinieri, che faceva presente quanto sarebbe successo.

Un modo per far chiudere la bocca ai testimoni? Oppure si è trattato di una iniziativa di un singolo (tra l'altro già identificato) vicino a qualche imputato, che si è risentito? Interrogativi che per ora non trovano risposte, ma il processo chiarirà anche quest'altro caso, che va così a rimpinguare i numerosi episodi rilevati dai Carabinieri della Compagnia di Formia e inseriti nella documentazione posta all'attenzione della magistratura, che ha poi emesso gli ordini di arresto nell'ambito dell'inchiesta Anni 2000, che vede imputate 22 persone, accusate, a vario titolo, di aver gestito il traffico di sostanze stupefacenti, di estorsione, minacce ed intimidazioni, nelle zone dei Comuni di Castelforte, Santi Cosma e Damiano e Minturno.