Di nuovo nei guai V.F. trentenne di Ferentino arrestata oltre dieci volte dal 2014. Concluse le indagini nei suoi confronti per resistenza a pubblico ufficiale e lesioni. I fatti contestati risalgono a novembre dello scorso nel carcere di Rebibbia dove era detenuta. Stando alle accuse ha scaraventato sedie contro il muro all'interno della cella e poi ha minacciato gli agenti intervenuti. E proprio durante l'intervento delle poliziotte intervenute per cercare di fermare la ferentinate, ci sarebbe stata l'aggressione.

La trentenne avrebbe aggredito al collo una agente per poi scaraventarla a terra e avrebbe colpito con pugni un'altra poliziotta intervenuta in soccorso della collega. La donna aveva avuto un'agevolazione della misura, una concessione di libertà di vigilanza ed era stata collocata in una comunità nel nord Italia. Ma nei giorni scorsi è arrivato l'avviso di conclusione indagini per lesioni e resistenza a pubblico ufficiale. A seguito, pertanto, di una serie di segnalazioni e delle nuove accuse, lunedì si terrà l'udienza in camera di consiglio per valutare sull'eventuale aggravamento dell'attuale misura. La ferentinate è difesa dall'avvocato Mario Cellitti. La trentenne è stata arrestata più volte dal 2014.

Stando alle accuse, in evidente stato di alterazione psicofisica si è presentata più volte nella stazione carabinieri di Ferentino e si è scagliata contro i militari, colpendo con calci e pugni il comandante e alcuni militari presenti. Ha inoltre, danneggiato suppellettili e attrezzature in dotazione al reparto, lanciandoli anche contro gli uomini dell'Arma, opponendo resistenza. Lo scorso anno aveva anche minacciato i familiari, perché voleva un alloggio diverso da quello che aveva. Il suo difensore, l'avvocato Mario Cellitti, aveva chiesto il termine a difesa per un rito abbreviato condizionato a un aggiornamento della perizia psichiatrica che era stata disposta negli ultimi mesi.

E proprio a inizio luglio 2021 nei suoi confronti era stata revocata la misura della custodia cautelare in carcere e disposta l'applicazione in via provvisoria della misura di sicurezza della libertà vigilata con obbligo di cure, mediante inserimento in un opportuno piano terapeutico da parte del centro di salute mentale dell'Asl. Ma qualche settimana dopo finita di nuovo nei guai per resistenza ed è scattato un nuovo arresto. A novembre, stando a quanto le viene contestato, mentre era detenuta a Rebibbia ha minacciato e aggredito due poliziotte, finendo così di nuovo nei guai.