Detenuto del San Domenico aggredisce un agente e un medico del carcere. Solo la presenza di personale preparato ha evitato il peggio. Ma la situazione resta esplosiva.
I fatti
«Un detenuto italiano di 50 anni, in mattinata all'interno dell'infermeria, del carcere di Cassino, ha aggredito un assistente capo coordinatore di polizia penitenziaria afferrandolo al collo gettando, peraltro, vari oggetti addosso al medico. Solo grazie all'immediato intervento di altro personale presente nell'immediate vicinanze dei fatti si è evitato il peggio» fanno sapere dalla Fns Cisl Frosinone.
La posizione
«Come più volte denunciato dalla Fns Cisl frosinone la chiusura degli Opg ha causato ulteriori problemi nella gestione delle carceri poiché dovevamo essere realizzate vere e funzionali strutture alternative. Senza considerare poi che molte carceri sono inadeguate . E' noto il deficit qualitativo dell'attività lavorativa nell'ambito degli Istituti Penitenziari, dove il lavoratore si trova ad essere, in molti casi, attore di disagi operativi. Questi sono causati dall'inadeguatezza edilizia delle strutture penitenziarie e dalla crescente e cronica carenza di risorse umane. Occorrono nuovi istituti penitenziari: con più spazi, diverse soluzioni architettoniche, in modo da migliorare le condizioni di lavoro del personale, e nel contempo quelle dei detenuti, al fine di facilitare il reinserimento nella società libera delle persone che sono state private della libertà, ma anche funzionalmente adeguati al nuovo modello detentivo comunemente denominato vigilanza dinamica».