Si chiamano semplificazioni procedurali in materia di investimenti. Sono disciplinate all'articolo 30 del "Decreto-legge recante misure urgenti in materia di politiche energetiche nazionali, produttività delle imprese e attrazione degli investimenti, nonché in materia di politiche sociali e di crisi Ucraina" di recente passato alla Camera e pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Possono essere una eventuale via d'uscita dalle sabbie mobili delle pastoie burocratiche legate al Sin. A parlarne ieri, nella sede di Frosinone della Camera di Commercio Frosinone-Latina in un incontro con gli imprenditori, è stato il ministro per lo sviluppo economico Giancarlo Giorgetti.

«Quella del Sin della valle del Sacco non è una materia di stretta competenza del mio ministero - ha detto Giorgetti - quello che, però, possiamo fare è dare un quadro minimo di certezze agli imprenditori e agli investitori anche in queste zone. Ciò che non è accettabile è l'atteggiamento di inerzia che si riscontra in talune situazioni e che anche in contesti di difficoltà ambientale può rappresentare un alibi, determinando lungaggini negli iter autorizzativi degli investimenti».

E qui, come emerso dal dibattito di ieri, può venire in supporto la norma di recente approvata che prevede come, nei procedimenti aventi ad oggetto investimenti per il sistema produttivo nazionale di valore superiore ai 50 milioni di euro, eccezion fatte per alcune categorie tipizzate, in caso di inerzia o ritardo ascrivibili a soggetti diversi dalle Regioni, Province autonome di Trento e di Bolzano, Città metropolitane, Province e Comuni, il Ministero dello sviluppo economico, in sostituzione dell'amministrazione proponente, previa assegnazione di un termine per provvedere non superiore a trenta giorni, adotti ogni atto o provvedimento necessario, ivi comprese l'indizione della conferenza di servizi decisoria e della conferenza di servizi preliminare nonché l'adozione della determinazione motivata di conclusione della conferenza.

L'esercizio dei poteri sostitutivi può essere richiesto anche dal soggetto proponente. E poi, ove il Ministero dello sviluppo economico non adotti gli atti e provvedimenti necessari, in caso di inerzia o ritardo ascrivibili a Regioni, Province autonome di Trento e di Bolzano, Città metropolitane, Province e Comuni, il Consiglio dei ministri, su proposta del Presidente del Consiglio dei ministri, esercita i poteri sostitutivi, individuando l'amministrazione, l'ente, l'organo o l'ufficio, ovvero in alternativa nomina uno o più commissari ad acta, ai quali attribuisce, in via sostitutiva, il potere di adottare gli atti o provvedimenti necessari.

Non la soluzione, ma una possibile via d'uscita. «Il ministro Giorgetti ha dato risposte importanti parlando la lingua degli imprenditori e non usando il politichese - ha detto il presidente della Camera di Commercio Giovanni Acampora - Abbiamo apprezzato il suo spirito e ci ha dimostrato concretamente di tenere in grande considerazione il nostro lavoro e questa nostra Camera di Commercio Frosinone-Latina».