Vittima di una truffa on line, trasferisce ventimila euro, somma per le rate dell'affitto della società che gestisce, su un conto "trappola", perdendo così il denaro che serviva per saldare la sua posizione. Contattato dalla società affittuaria, un ceccanese di quarant'anni, rappresentante legale di una azienda di deposito auto, scopre di essere stato raggirato e presenta così la denuncia ai carabinieri. Dalle minuziose indagini dei militari si scopre il raggiro. Rinviato a giudizio un trentottenne residente a Pozzuoli.

L'udienza si terrà a settembre nel tribunale di Napoli. I fatti contestati risalgono a quattro anni fa quando, stando alle accuse, il trentottenne ha alterato il funzionamento del sistema informatico di un istituto e attraverso la rete internet è riuscito a captare dati e informazioni contenuti nei sistemi informatici telematici, con appositi programmi. Ha intercettato, quindi, le comunicazioni tra aziende. In particolare, sempre stando alle accuse, ha intercettato un bonifico a favore di una società riguardo il canone di affitto della azienda del ceccanese. Ne ha modificato l'Iban così da ottenere l'accredito della somma sul proprio conto.

Ha inviato una serie di lettere indirizzate alla società del ceccanese spacciandosi per gli affittuari dell'area. E così la vittima si è ritrovata con ventimila euro rubati e la richiesta di soldi della reale società che attendeva il bonifico. Società che non vedendo arrivare la somma stabilità per il canone di affitto, si è allarmata i chiedendo spiegazioni. Scoperto il raggiro alla vittima non è rimasto altro da fare che presentare denuncia. La somma, a seguito delle indagini, è stata sequestrata. Successivamente trasferita al fondo unico di giustizia. Il quarantenne si è affidato all'avvocato Danilo Dipani, il quale ha proceduto a fare istanza di dissequestro e di restituzione della somma che ha avuto esito positivo e di conseguenza il denaro è tornato integralmente nella disponibilità del danneggiato. Mentre il trentottenne è finito a giudizio.