Una dipendente dell'ufficio postale sventa una truffa ai danni di un anziano cepranese. Denunciati quattro campani che, con raggiri e artifici informatici, sottraevano denaro ai malcapitati. Un anziano di Treviso ha rischiato di vedersi sottrarre circa ottomila euro, ma è stato salvato proprio grazie al personale dell'ufficio postale cepranese e al repentino intervento dei carabinieri della locale stazione. L'episodio si è verificato nel tardo pomeriggio di venerdì scorso. Un uomo, che parlava con accento campano, si è presentato allo sportello dell'ufficio postale di piazza Tommasini per effettuare un'operazione di prelievo. Subito la dipendente si è insospettita, ha intuito che qualcosa non andava e non ha sbagliato.

Infatti, il campano entrato nell'ufficio era atteso all'esterno da altri tre a bordo di un'auto presa in affitto. Il direttore dell'ufficio postale è stato allertato, ha chiesto l'intervento dei carabinieri che, giunti sul posto, hanno fermato i truffatori e sequestrato la vettura. I quattro sono stati condotti in caserma per le verifiche del caso e poi denunciati per tentata truffa in concorso. Ormai sono diventate frequenti le truffe svuota-conto, gli attacchi informatici sono continui e riguardano un po' tutte le aziende che forniscono servizi su Internet, fra queste anche Poste italiane. Si tratta di raggiri messi a segno con tecniche raffinate, spesso difficili da identificare.

Gli attacchi mirano a rubare le credenziali per collegarsi al sito che, lo ricordiamo, dà accesso a una serie di servizi, inclusi quelli connessi alla PostePay, e viene effettuato attraverso un Sms estremamente credibile. In alternativa, arrivano telefonate da parte di falsi dipendenti delle Poste che truffano i clienti carpendo i loro codici di accesso e attingendo ai conti delle vittime ignare. Dunque, bisogna fare molta attenzione, avendo sempre grande cautela e diffidenza in caso di telefonate o Sms sospetti. Meglio rivolgersi personalmente alle agenzie, scongiurando il rischio di essere vittime di raggiri