Stava scontando i domiciliari per le accuse di violenza sessuale (tentata e consumata), maltrattamenti ed estorsione (tentata e consumata. Nei giorni scorsi l'aggravamento della misura e per lui, un quarantunenne di Boville Ernica, si sono aperte le porte del carcere di Frosinone. Stando alle accuse avrebbe violato l'ordine di non avere contatti con l'ex moglie. Moglie che aveva accusato di avere una storia con l'ex cognato e così ne ha abusato e preteso un risarcimento dall'uomo: prima 16.000 e poi 10.000 euro. Ma le vittime anziché cedere si sono rivolte al commissariato di Sora. Così è scattatala trappola all'inizio del febbraio scorso: ex moglie (con la quale era ormai di fatto separato) ed ex cognato hanno acconsentito a consegnare un acconto di mille euro.

Gli agenti della polizia hanno bloccato il quarantunenne per il quale, al termine dell'udienza di convalida, erano stati disposti i domiciliari. Ma giorni fa è finito in carcere. Secondo le accuse, la scorsa settimana avrebbe inviato o fatto inoltrare un messaggio con frasi minacciose alla donna, tramite il telefono di un amico in comune. Su disposizione del gip, dottoressa Ida Logoluso, è stata disposto l'aggravamento della misura. Il bovillense, difeso dagli avvocati Nicola Ottaviani e Tony Ceccarelli, come detto era finito nei guai quattro mesi fa. Nei giorni 1 e 2 febbraio, avendo ritenuto di aver scoperto una relazione tra la moglie con la quale è separato e il suo ex cognato, dopo aver convinto la ex a seguirlo in macchina di averla costretta a spogliarsi, aveva provato ad avere un rapporto sessuale.

Tuttavia, la donna si divincolava, inducendolo a desistere momentaneamente dal proposito. Qualche ora dopo, la tempestava di chiamate fino a mezzanotte, intimandole di andare da lui altrimenti avrebbe fatto una scenata a casa sua. La donna avrebbe ceduto e sarebbe stata costretta a subire una violenza sessuale. In un periodo successivo, tra il 7 e il 24 marzo, l'uomo è accusato di estorsione e tentata estorsione. In particolare, sulla base degli elementi raccolti dagli agenti del commissariato di Sora, è accusato di aver preteso dall'ex cognato 16.000 euro come "risarcimento del danno", a suo dire causato dalla fine della sua relazione e l'inizio di quella tra l'ex moglie e l'ex cognato.

Avrebbe minacciato i due di divulgare i messaggi che si erano scambiati, di cui sarebbe venuto in possesso controllando il telefonino dell'ex. In almeno due momenti distinti l'ex cognato, tramite la donna, avrebbe consegnato i 16.000 euro. Solo che, alla richiesta di altri 10.000 euro, le presunte vittime hanno presentato denuncia al commissariato di Sora. Così veniva organizzata la consegna di un anticipo da 1.000 euro. Alla consegna dell'ulteriore somma, all'interno di una pizzeria di Veroli, è scattato l'arresto. Al bovillense erano stati concessi i domiciliari, ma ora per lui si sono aperte le porte del carcere.