In lutto le comunità di Arce e Ceprano per la tragica e improvvisa scomparsa di Antonio Tedeschi, il ferroviere arcese di 55 anni colpito da un malore mercoledì scorso mentre, alla guida della sua Fiat Panda, percorreva la Casilina. I funerali questa mattina, nella chiesa del Santuario di Sant'Eleuterio ad Arce. Il cinquantacinquenne abitava con la moglie e la figlia ad Arce, ma a Ceprano frequentava gli amici del"Piaggio Si", partecipava ai raduni ed era sempre in prima linea quando bisognava testimoniare la passione per il "Si", il motorino che ha segnato un'epoca e un'intera generazione.

Mercoledì mattina Antonio Tedeschi stava percorrendo la Casilina in direzione nord; accompagnava la figlia universitaria, che viaggiava al suo fianco, alla stazione per prendere il treno diretto a Roma. Giunto all'altezza del convento dei Carmelitani, ha avuto un malore e ha perso il controllo dell'auto finendo contro un palo della luce. Nulla hanno potuto fare i soccorritori giunti sul posto per strapparlo alla morte. Per oltre un'ora hanno tentato di rianimarlo, è atterrata anche l'eliambulanza, ma per il povero Antonio non c'è stato nulla da fare.

Antonio Tedeschi, Tony per gli amici, era un uomo pieno di vita, sempre sorridente, che amava stare in compagnia.
I suoi amici del "Piaggio Si" lo ricordano come «una grande persona, difficile da incontrare». Tanti i pensieri d'affetto pubblicati su Facebook dagli amici del nutrito gruppo con cui condivideva la passione per il Piaggio e che, appresa la notizia della scomparsa di Tony, è rimasto incredulo e addolorato. Il "gigante buono", così lo ricordano i ragazzi del "Piaggio Si", "una persona di sani principi e valori, umile, semplice, sempre con il sorriso, un uomo dal cuore grande".

Antonio lascia un grande ricordo, ma soprattutto l'esempio. I suoi amici lo ricordano nei tanti raduni vissuti insieme e scrivono "ci mancherai". Oggi parteciperanno tutti alle esequie con i loro Piaggio per rendere l'estremo saluto a Tony.