Si ferisce a un piede con un chiodo, poi il calvario di una donna di 62 anni di Cassino deceduta probabilmente per shock settico. La famiglia si è rivolta ai carabinieri presentando una denuncia contro ignoti per accertare eventuali responsabilità sulla morte della signora. Non si esclude l'esumazione della salma. Il caso non è nuovo: risale infatti al 17 aprile scorso, nelle corsie dell'ospedale di Cassino. Dopo una serie di accertamenti e una mirata terapia la donna purtroppo non è riuscita a farcela. Secondo quanto sostenuto dai congiunti nella denuncia, la sessantenne si sarebbe ferita con un chiodo, probabilmente arrugginito, a un piede. Dopo una prima profilassi del medico di famiglia che le ha prescritto l'antitetanica associata a un antibiotico, visto l'aumento del dolore, la donna ha deciso di andare in ospedale per un esame del sangue. E una radiografia. Nessuno poteva immaginare l'epilogo di un incidente apparentemente banale.

Prima un piano terapeutico da attuarsi nella stessa struttura ospedaliera in una sorta di day-hospital, poi il progressivo precipitare della situazione. La donna, infatti, con un quadro clinico che sembrava peggiorare di ora in ora è stata ricoverata, quindi sottoposta a un intervento immediato. Ma alle prime luci dell'alba del 17 aprile scorso l'improvviso malore e l'inatteso decesso. Dopo un primo comprensibile momento di dolore e di disperazione, i suoi familiari hanno deciso di presentare una denuncia contro ignori per fare chiarezza su ogni aspetto della delicata questione. I militari della Compagnia di Cassino hanno quindi provveduto a sequestrare la cartelle clinica - come di prassi - e non si esclude una richiesta per riesumare la salma.