Considerevole scambio culturale tra le città di Ferentino e Venezia. L'iniziativa firmata Archeoclub d'Italia, coinvolge le proprie sedi di Ferentino e Venezia. Dopo la prima parte di scambi di visite culturali fra le sedi Archeoclub del Lazio, come da crono programma del 27 marzo scorso, 22 cittadini ciociari parteciperanno al prossimo evento in Veneto, dal 2 al 5 giugno, per la visita dei siti archeologici e d'arte veneziani.

Poi a novembre prossimo la sede di Venezia ricambierà la visita culturale a Ferentino. Magari tra le due città potrà nascere perfino qualcosa di più interessante e sarebbe niente male per la città d'arte ciociara in cerca di una vetrina più ampia e di tanto turismo. I ferentinati in trasferta in una delle più belle città del mondo potranno ammirare l'isola del Lazzaretto nuovo e del Lazzaretto vecchio nella laguna veneta. Un museo che racconterà la storia, le origini e le modificazioni della città veneta.

Quindi il sentiero delle barene d'Italia, percorso naturalistico allestito con il museo di storia naturale di Venezia dedicato all'ambiente più particolare dell'ecosistema lagunare, cioè le "barene" (dal termine dialettale "baro": cespuglio incolto). Inoltre visita alla Biennale di Venezia, al salone nautico, alla Venezia sconosciuta con il presidente di Archeoclub d'Italia sede di Venezia, Gerolamo Fazzini: visita al ghetto ebraico, al Teatro Italia, Pescheria, Calle Varisco, Calle Tetta, alla libreria Acqua Alta dove gondole, canoe e vasche da bagno fungono da scaffali e ripiani, al Campo Santi Giovanni e Giacomo, Ponte del Lovo, Scala Contarini del Bovolo e Palazzo Contarini, alla Vogalonga e visite libere al Museo Correr, alla Basilica San Marco e al Palazzo Ducale.

Intanto Archeoclub Ferentino lavora al restauro del monumento di Aulo Quintilio Prisco, rarissimo d'importanza mondiale, che non può più aspettare.
«Oltre al valore storico-archeologico possiede un'importanza paesaggistico-ambientale di primo piano dell'ecomuseo di Ferentino», dice il presidente Antonio Ribezzo.