Il museo civico archeologico ha accolto i Fasti a braccia aperte. D'ora in avanti lo storico calendario romano avrà un posto d'onore nella seconda sala del polo museale. L'inaugurazione ufficiale della nuova collocazione e la presentazione delle novità previste per il museo ha avuto luogo ieri nella sala consiliare; momento cui è seguita una visita in anteprima per ammirare i Fasti Verulani in tutto il loro splendore. La lastra marmorea, nell'attuale sistemazione infatti,è visibile su ambedue i lati compreso quello rimasto fino ad oggi celato con sopra l'iscrizione romana.

A fare gli onori di casa, il sindaco Simone Cretaro «Con la giornata di oggi, raccogliamo il lavoro di moltissime persone ed il contributo di tanti enti. Dal lavoro in prima linea della Soprintendenza, al sostegno della Regione Lazio, qui rappresentata dal consigliere Mauro Buschini, e senza dimenticare l'impegno costante della direttrice del nostro museo Francesca Della Porta. Un ringraziamento per la disponibilità e lo spirito di collaborazione va alla famiglia Reali così come alle famiglie Rossilli e Palleschi. Un contributo prezioso anche quello di Cesare Pigliacelli che in qualità di grafico ha realizzato la nuova pannellistica secondo le sapienti direttive della Soprintendenza».

Puntuali anche le parole della dottoressa Daniela Quadrino, funzionaria della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Frosinone e Latina. «Questo è un progetto che affonda le sue radici nel 2018 quando il Museo era solo un contenitore di reperti. Il lavoro è stato lungo, soprattutto per restituire un'omogeneità al patrimonio custodito. La lastra è stata sottoposta ad un primo intervento di restauro per eliminare i residui di cemento. Questo vuole essere un punto di partenza con la prospettiva di una vera e propria messa in rete dei beni archeologici della città, comprese le mura poligonali nella logica futura di un museo diffuso».

La parola cultura protagonista anche dell'intervento della consigliera al ramo Francesca Cerquozzi. «Le novità per il museo sono il risultato di un progetto importante, "Historia Verulanum: dal manoscritto al racconto di una città», curato dalla società Inera nell'ottica del bando regionale "L'impresa fa cultura». Si tratta di un progetto che coinvolge diversi luoghi della cultura riletti in chiave multimediale. Per questo l'utilizzo di nuove tecnologie, come la realtà virtuale o aumentata, permetterà di offrire al visitatore un'esperienza accattivante. Questo anche attraverso tre app nate per scoprire il Museo ma anche la Biblioteca Giovardiana e il centro storico nel suo insieme».