Lunedì assise convocata in aula Di Biasio. Tra i punti all'ordine del giorno si parlerà di tariffe Tari 2022. Sulla questione era già intervenuto in un precedente consiglio comunale Renato De Sanctis, che aveva evidenziato come fosse necessario rivedere le tariffe e adeguarle anche per le agevolazioni Isee. «Quando l'asino non vuol raggiungere la fonte per bere, bisogna ingegnarsi affinché si trovi la soluzione per avvicinare l'acqua all'asino - evidenzia non senza ironia il consigliere d'opposizione - L'amministrazione di Cassino che va verso l'approvazione delle nuove tariffe Tari 2022 non vuol cambiare il regolamento in applicazione, per poter accedere ai bonus per l'abbattimento della tariffa stessa. Naturalmente il vecchio regolamento (che è fuori legge), è penalizzante per i cittadini rispetto a ciò che dovrebbe essere, e che il sottoscritto consigliere sia in consiglio che in commissione ha fatto notare».

«Evidentemente il problema è politico, e allora i cittadini devono sapere che questa amministrazione, se dubbi ancora c'erano, è contro una politica per i cittadini - tuona De Sanctis - Presto detto: cosa è l'Ise? Si ottiene sommando i redditi del soggetto fiscale o del nucleo familiare con il 20% dei patrimoni mobiliari e immobiliari eventualmente detenuti. Cosa è l'Isee? Partiamo con la definizione di Isee e vediamo a cosa serve e chi lo può richiedere per ottenere le agevolazioni stabilite sia dallo Stato che dai Comuni.

L'Isee è un indice funzionale a stabilire la situazione economica di un soggetto fiscale o di una famiglia. Questo indicatore tiene conto di diversi fattori ed il suo calcolo viene effettuato valutando il reddito, lo stato patrimoniale e le caratteristiche del nucleo famigliare. È stato pensato per consentire ai soggetti più svantaggiati, come ad esempio le famiglie numerose o disagiate, le neo mamme, le donne separate con figli e così via, di usufruire di agevolazioni, parziali o totali, nella fruizione di servizi di pubblica utilità, come per esempio le tasse scolastiche per i figli, ma anche per stabilire chi ha diritto a ricevere incentivi, bonus e aiuti economici da parte dello Stato e dei Comuni.

Il parametro di cui abbiamo parlato precedentemente viene desunto da una cosiddetta "scala di equivalenza" (SE) . Quest'ultima considera vari fattori, come la composizione del nucleo familiare, comprese le sue caratteristiche (numero di persone, soggetti a carico e così via), e funge da divisore dell'Ise per avere poi i risultati riportati nell'Isee. Ebbene il Comune di Cassino per verificare uno dei requisiti di accesso, chiede il reddito complessivo annuo pari o inferiore a 7.300 euro, addirittura se in una famiglia c'è una persona portatore di handicap, si potrà accedere al bonus se lo stesso sia titolare di pensione, ma con reddito complessivo Irpef annuo pari o inferiore a 12.000 euro. Trascurando completamente il certificato Isee che è obbligatorio per legge, anche quando i bonus derivano da risorse comunali.

Tanti cittadini che con il certificato Isee rientravano nella fruizione dei bonus sono stati esclusi proprio perché il Comune adotta un regolamento che potremmo definire "fuori legge"». «Ricordiamo che l'Ente nella sua autonomia gestionale, potrà in modo trasparente e chiaro dettare regole che vadano ad allargare la sfera dei diritti dei cittadini, ma mai potrà limitare i diritti degli stessi, ben delineati dalla Costituzione, leggi, decreti o norme comunque di rango superiore ad un regolamento- conclude De Sanctis sarcastico - Si avvicinerà l'asino alla fonte?».