Città in ansia per la paventata chiusura del pronto soccorso. Mercoledì pomeriggio è stata grande l'apprensione per il futuro del servizio d'urgenza assicurato dal Santissima Trinità. La situazione è sembrata precipitare improvvisamente. Il vecchio problema è tornato a galla: la scarsità del personale sanitario. Si è rischiato di non poter erogare il servizio data la presenza di un solo medico chiamato a coprire i turni di un'intera giornata.
Alcuni cittadini e gli stessi dipendenti ospedalieri hanno contattato le autorità per avere risposte in merito a un servizio essenziale come quello del pronto soccorso che serve un bacino di ben ventisette comuni. Sul nuovo allarme è intervenuto il consigliere regionale Loreto Marcelli del M5s: «Sulle difficoltà che sta vivendo il pronto soccorso del Santissima Trinità, insieme al sindaco Luca Di Stefano, mi sono prontamente interfacciato con il direttore sanitario Simona Carli la quale mi ha rassicurato sulla situazione.
A breve, infatti, si concretizzeranno le soluzioni per far fronte alla carenza di personale nel pronto soccorso che sta colpendo la maggior parte degli ospedali della Regione Lazio, specialmente i nosocomi di provincia».
«Da parte mia ha aggiunto Marcelli prosegue l'impegno per una sanità territoriale sempre più funzionale, innovativa e di prossimità, affinché tutti i nosocomi della Regione siano in grado di garantire servizi adeguati.
A tal proposito, auspico che vengano quanto prima messe a punto le "proposte di interventi per facilitare l'accesso e la valorizzazione del percorso professionale, il miglioramento delle condizioni di lavoro e il riconoscimento di incentivazioni al personale della dirigenza medica che opera nei servizi della medicina d'urgenza", individuate dalla Direzione regionale salute e integrazione socio-sanitaria».
«Siamo alle comiche replica a distanza il consigliere regionale della Lega Pasquale Ciacciarelli Il M5s, tramite il consigliere Loreto Marcelli, chiede, alla maggioranza con cui governa più personale per il Santissima Trinità. Ma dove è stato finora? Marcelli non può fare il papalino a Roma e il ciociaro in provincia.
Ci vuole un po' di coerenza».