Sono ancora critiche le condizioni del sindaco di Vico nel Lazio, Claudio Guerriero, precipitato da un'altezza di otto metri e finendo in un dirupo mentre effettuava un sopralluogo, mercoledì mattina, nella zona delle cascate di Capo Rio. Dopo l'operazione chirurgica all'addome, a cui è stato sottoposto subito dopo il ricovero al policlinico "Agostino Gemelli" di Roma per intervenire su un'estesa emorragia interna, Guerriero è tenuto in coma farmacologico nel reparto di terapia intensiva, anche in attesa che si riassorbi un vasto ematoma formatosi nella zona cranica. Non sono esclusi ulteriori interventi chirurgici, la prognosi resta riservata.

Guerriero ha perso l'equilibrio precipitando nel vuoto. Sono stati momenti drammatici perché da subito si è capita la gravità della situazione. Guerriero è stato messo in salvo, stabilizzato, intubato ed elitrasportato al policlinico "Ago stino Gemelli" in codice rosso. Il sindaco ha riportato un forte trauma cranico e fratture multiple agli arti inferiori e superiori, oltre all'emorragia interna bloccata con l'intervento chirurgico durato diverse ore. Tanti i messaggi di vicinanza.

Il presidente della Provincia, Antonio Pompeo, ha detto: «Un pensiero e un augurio sincero al collega e amico Claudio Guerriero, vittima di un brutto incidente durante un sopralluogo. Un episodio che, purtroppo, testimonia come gli amministratori, reali primi cittadini dei loro comuni, siano troppo spesso esposti in prima persona, anche fisicamente, al rischio connesso con un'attività istituzionale che, soprattutto nei piccoli comuni, presuppone responsabilità anche personali. L'incidente di Claudio è avvenuto mentre si recava ad effettuare un sopralluogo alle pendici di Monte Rotonaria per verificare i requisiti di un'area che poi avrebbe chiesto alla Regione Lazio di rendere monumento naturale: era in servizio per la sua comunità, per valorizzare il suo paese. Se c'è qualcosa che vale l'espressione "spirito di servizio" è quello che ha fatto il sindaco Guerriero e che fanno, ogni giorno, i piccoli amministratori del Paese.
A lui, ora, posso soltanto dire: Forza Guerriero!».