Venerdì scorso si è consumato l'ultimo atto di un finale già scritto. Trevi del Lazio ha perso, dopo circa 70 anni la sua banca. A nulla sono serviti gli accorati appelli del vescovo Loppa, del presidente della Provincia Pompeo, dell'onorevole Maria Spena, dei cittadini di Trevi, Filettino e Vallepietra e dei rispettivi sindaci, del gruppo di minoranza del Comune di Trevi "Unione e Cambiamento".

Le leggi di mercato sono tremende perché non guardano in faccia nessuno e i vertici della Bper, ancor prima Unipol e inizialmente Cassa di Risparmio di Roma, hanno chiuso un punto di riferimento creditizio, di risparmio, di consulenza e servizi ai clienti. Resta il bancomat, che già sabato era fuori servizio, ma fino a quando? Un brutto segnale per il territorio e disagi per tutto il comprensorio.