Il processo bis per lo spaccio di via Bellini si chiude in appello con una serie di condanne ridotte in virtù del concordato. Davanti al procuratore generale Tonino Di Bona, ex pm di Frosinone, la Corte d'appello di Roma ha rivisto al ribasso le pene relative a un'operazione antidroga condotta dalla squadra mobile di Frosinone nell'ottobre del 2020. Per diverse posizioni è stata applicata la continuazione con precedenti condanne. L'inchiesta puntava su due filoni: lo spaccio di droga in via Bellini e all'interno della casa circondariale di Frosinone con la corruzione di un agente della polizia penitenziaria.

Per il principale imputato l'albanese Andrea Kercanaj, ritenuto il capo dell'organizzazione, c'è stato lo stralcio. La sua posizione sarà valutata successivamente in quanto pende sul suo capo un provvedimento di espulsione dal territorio nazionale che la difesa ha impugnato. Per l'altro albanese Orgest Mansi la pena è scesa da un anno a otto mesi.

Quindi per i frusinati Simona Paniccia tre anni e quattro mesi, Stefano Chiari tre anni e quattro mesi, Alessandro Ardovini due anni, Claudio Gargano un anno, Alfredo Lauretti un anno e mezzo, Domenico Paniccia un anno, Leandro Cupido un anno e mezzo. Assoluzione per il rumeno Miliard Durac per il quale è caduta l'associazione in quanto nel periodo in cui era operativa si trovava detenuto a parte un periodo di due settimane.

Conferma per Eros Quilli di Alatri. Mentre, l'ex agente della penitenziaria Claudio Sarli di Piglio si è visto ridurre la pena da cinque anni e otto mesi a quattro anni e due mesi. Il collegio difensivo è composto dagli avvocati Tony Ceccarelli, Franco Collalti, Alessandro De Federicis, Simonetta Galantucci, Marino Iacovacci, Marco Maietta, Riccardo Masecchia, Angelo Pincivero e Giampiero Vellucci.