Un luogo nel centro di Cassino che ciclicamente finisce sotto la lente di qualcuno, che siano amministrazioni o associazioni, l'area che si trova a due passi dalle sorgenti del Gari tra i palazzi viene ripulita e resa fruibile, per poi tornare a essere avvolta da piante ed erbacce. A riporvarci questa volta è l'associazione "Se non ora quando?" di Cassino.

Sabato mattina il taglio del nastro alla presenza del sindaco Salera, dell'assessore Grossi, i consiglieri Iemma, Consales, Emiliano Evangelista e la dirigente del Carducci, oltre a tanti cittadini. «E un altro spazio prende vita - ha dichiarato l'assessore Grossi - Abbiamo inaugurato "Il giardino delle donne", un progetto proposto e curato da "Se non ora quando?" ; uno spazio fino a ieri abbandonato ma che diventerà uno spazio vivo, di discussione, di animazione e di cultura. Un grazie a tutte le donne per questa grande prova di amore per la propria città e a tutti coloro che hanno lavorato perché si realizzasse. La bellezza salverà il mondo».

«Ha ragione Danilo Grossi - ha sottolineato la giornalista Paola Caramadre - ci sono storie che meritano di essere raccontate, come quella di un non luogo che diventa il centro nevralgico di una rete di relazioni che guarda al futuro. Ad animare il "Giardino delle donne" sono le ragazze (perché è sempre giovane chi sa immaginare un altro mondo) di "Se non ora quando?" di Cassino che in questo progetto hanno coinvolto gli studenti dell'agrario e del liceo artistico. Hanno trovato sponda nell'amministrazione comunale, hanno originato un cambiamento positivo fatto di costruzione e cura, dentro ci sono i semi di una storia nuova fatta di arte, di spazi aggregativi, di inclusione, di luoghi in cui si parla, in cui si sta insieme, si concerta. Uno spazio per le donne che sanno tessere condivisioni».

Una nuova vita, l'ennesima, a un luogo che come ogni fiore sboccia in primavera e appassisce in autunno. Questa volta potrebbe essere quella giusta, d'altronde... se non ora quando?