Grande partecipazione al convegno "Marocchinate Le Verità nascoste", organizzato dal circolo cittadino di Fratelli d'Italia, presieduto da Tiziana Olmetti. Una iniziativa promossa per ricordare una delle pagine più drammatiche della nostra storia. «Pagine lasciate bianche per decenni - ha spiegato Tiziana Olmetti - Verità nascoste inizialmente per vergogna, poi perché non si poteva dire che coloro che avrebbero dovuto essere i nostri liberatori, furono in realtà veri e propri carnefici. Una storia giustificata con espressioni come "è la guerra". Ma nessuna guerra può giustificare simili massacri, ancor più se sono stati commessi per mano degli alleati».

Dunque, anche gli illustri ospiti presenti al convegno hanno sottolineato che la storia delle "marocchinate" è ancora poco conosciuta. Se ne sta parlando solo negli ultimi anni, grazie al lavoro incessante dell'Anvm e del suo presidente Emiliano Ciotti, presente al Castello dei Conti, il quale ha parlato di «uno degli stupri di massa più tragici della storia», ripercorrendone tutte le tappe attraverso un'attenta analisi e raccolta di documentazione, illustrata durante il convegno. Mentre il presidente di Gioventù Nazionale, Matteo Compagnone,  ha sottolineato quanto sia fondamentale far conoscere la storia alle nuove generazioni, perché sia da monito e insegnamento.

Fortunatamente, l'attenzione sulle drammatiche vicende viene tenuta alta dal senatore Massimo Ruspandini, ospite del convegno, che si batte da tempo in Parlamento affinché venga finalmente riconosciuta la Giornata nazionale per le vittime di questa immane tragedia. Lo ha ribadito durante il suo intervento, perché è una tragedia che riguarda la nostra amata Ciociaria. «Le marocchinate sono un pezzo fondamentale della nostra storia che cista a cuore - ha dichiarato il sindaco Roberto Caligiore - Faremo il possibile per intitolare una strada alle vittime delle marocchinate, come abbiamo fatto per i Martiri delle foibe, avendo già accolto favorevolmente, insieme alla mia Amministrazione la mozione presentata lo scorso anno dal consigliere Daniele Massa». Quest'ultimo, infine, ha ribadito che continuerà a lavorare perché Ceccano «dovrà essere il faro che illumina le verità troppo spesso e per troppo tempo lasciate al buio».