Il caso Baldon sotto la lente di amministratori e politici. Come emerso in questi giorni, la Ciociaria rischia di perdere un altro investimento di un'azienda, la Baldon Spa di Ferentino, che è intenzionata ad ampliare il proprio sito industriale, con ricadute consistenti sull'occupazione. Un'azienda che si trova in area Sin e che fatica ad avere l'autorizzazione, malgrado i pareri favorevoli dei vari enti, come si è appreso dal procuratore speciale aziendale Davide Pesce, per i lavori d'ampliamento con un investimento di un milione e e mezzo di euro.

Luca Zaccari, consigliere comunale di Ferentino e presidente del consiglio provinciale, lo considera «il Sin dei misteri». Argomenta Zaccari: «L'ennesimo caso di burocrazia lenta, e non all'altezza, sta allontanando investimenti e posti di lavoro dalla Ciociaria. Il caso Catalent a poco è servito. Sebbene la società Baldon sia una realtà stabile nel panorama aziendale nazionale e nonostante il parere favorevole degli enti interessati, ecco il solito problema: i tempi burocratici infiniti per l'approvazione dei lavori, uno scoglio insormontabile che ha già messo i bastoni fra le ruote di tanti imprenditori affermati e non accenna a cambiare. A quanto pare, il problema principale è sempre lo stesso. Quello legato alla bonifica di alcuni siti particolarmente inquinanti e pericolosi adiacenti al complesso, ne impediscono la concessione dell'autorizzazione. Ma non era stato avviato dalla Regione, in collaborazione col Ministero, un piano di bonifica di oltre 70 milioni di euro nel 2019? Non era stato pubblicato sul web un piano individuante ogni singolo sito da bonificare? (125 circa in provincia di Frosinone). Perché è tutto fermo? Può essere il Covid l'ennesima scusa di un'amministrazione regionale che sta volutamente ignorando una provincia, lasciandola piena di rifiuti e senza prospettive serene per l'immediato futuro? Industriali e cittadini meritano un'amministrazione regionale che non volti loro le spalle in momenti del genere. Ampliare i siti industriali, magari bonificando anche i terreni – conclude Luca Zaccari – risulta essere un vantaggio enorme in termini di preservazione dell'ambiente, riqualificazione edile e occupazionale. Ma a quanto pare il presidente Zingaretti in 10 anni di amministrazione non ha avuto tempo di occuparsi di uno dei problemi più annosi che affligge il nostro territorio».