Premiare il merito e contestualmente dare un messaggio di speranza e di rinascita. Ieri mattina si è tenuta la cerimonia di consegna della "Pagella d'oro", nell'aula consiliare del Comune di Frosinone, dopo l'interruzione causata dall'emergenza sanitaria. Erano presenti il sindaco, Nicola Ottaviani, l'assessore all'istruzione Valentina Sementilli, l'assessore al bilancio Riccardo Mastrangeli, i consiglieri Massimo Calicchia, Vittorio Vitali, Danilo Magliocchetti e uno dei fondatori dell'iniziativa nata oltre 20 anni fa, Bruno Carnevali, del comitato di quartiere "Amici della Pescara".

Hanno ricevuto il premio gli alunni distintisi a conclusione del ciclo di studi delle elementari o delle medie, negli anni 2018 2019, 2019 2020, 2020 2021. Con loro, i docenti, i dirigenti e i rappresentanti dei comprensivi: Giovanni Guglielmi, Edina Furlan, Giulia Pica, Suor Giacinta e suor Aldina della paritaria Sant'Agostino.
«L'edizione di quest'anno è particolarmente emozionante per tutto quello che abbiamo passato. Questa iniziativa è nata quasi per scommessa una ventina di anni fa ed oggi è una grande gioia vedere come questa manifestazione sia diventata una tradizione della città» ha detto Bruno Carnevali con un filo di emozione.

«I volti pieni di speranza di questi bambini, di questi ragazzi sono il messaggio migliore che possa uscire oggi da questa aula. Il Comune è sempre stato vicino ai ragazzi, alle scuole e continuerà a farlo» ha detto l'assessore alla pubblica istruzione Valentina Sementilli. Il consigliere Massimo Calicchia ha voluto porre l'accento sul ruolo della famiglia «che con questi giovani ha fatto un ottimo lavoro perché è stata di supporto, complementare alla scuola. Oggi, però, dovremmo interrogarci sul fatto che in questa nostra società, troppo spesso, si mettano in discussione dei capisaldi come la scuola e le istituzioni».

«Grazie al comitato "Amici della Pescara" per l'istituzione di questo riconoscimento, oltre che ai docenti, ai dirigenti scolastici e al personale non docente delle scuole – ha dichiarato il sindaco Nicola Ottaviani – La premiazione odierna di questi studenti, infatti, deriva sicuramente dal grande lavoro compiuto nelle aule scolastiche. Grazie, soprattutto, alle famiglie: genitori e nonni non si risparmiano ma, anzi, si privano di beni destinati a loro stessi per permettere alle nuove generazioni di rendere effettive le potenzialità in loro possesso. Dobbiamo sempre tenere a mente, infatti, che esistono anche altri ragazzi dotati di importanti talenti, che non sono però in grado di esprimere all'esterno, perché sprovvisti di condizioni familiari favorevoli. Voi - rivolto ai ragazzi - diventerete la classe dirigente del Paese, rappresentando la massima espressione del sapere, inteso come sapienza e non saccenza. Non chiudetevi in voi stessi, come sterili monadi. Conoscere significa aprirsi agli altri, condividere con la collettività i propri talenti, come ci ricorda una vecchia parabola. L'esperienza del covid, del resto, ci ha insegnato che abbiamo bisogno degli altri, per socializzare, per crescere, per confrontarci. Siamo tutti sotto lo stesso cielo: chi ha avuto di più deve mettere a disposizione degli altri di più. L'invito che sento di indirizzare a voi tutti, oggi ha concluso è di confrontarvi con chi è rimasto indietro e mettere così a frutto quanto ricevuto in dote».