Scandalo sulle mascherine, incriminato un noto imprenditore frusinate di 64 anni, al quale nei giorni scorsi è stato recapitato l'avviso di conclusione delle indagini preliminari, che rappresenta il filone ciociaro della più ampia indagine che nel periodo della pandemia travolse il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana e Irene Pivetti, ex presidente della Camera, poi prosciolti dalle accuse.

L'inchiesta travolse anche un quantitativo importante di dispositivi di protezione individuali. Migliaia di mascherine provenienti dalla Cina, stando alle accuse, risultavano essere state stoccate presso un'azienda frusinate. Seguì un blitz immediato, per verificare sia la qualità dei prodotti, sia il prezzo di vendita. Si contesta all'imprenditore, con l'avviso della conclusione delle indagini preliminari notificato nei giorni scorsi, la condotta relativa alla speculazione avente per oggetto le mascherine durante la fase emergenziale da Covid-19.
In buona sostanza, stando alle accuse, l'imprenditore avrebbe acquistato dalla Cina le mascherine a 50 centesimi (le chirurgiche) e le avrebbe immesse sul mercato al costo di 5 euro. Le ffp2 da 1 euro sarebbero state vendute anche a 9 euro, approfittando soprattutto del momento iniziale di difficoltà nel reperire i dispositivi di protezione individuali da parte della popolazione.

L'accusa
Pertanto è stato applicato anche all'imprenditore ciociaro il 501 bis che punisce espressamente ogni manovra speculativa avente per oggetto beni di prima necessità, come le mascherine, in un periodo di grande emergenza, come quella da Covid-19. Nei prossimi giorni il sessantaquattrenne dovrà presentarsi davanti al magistrato per essere interrogato. L'imprenditore è difeso di fiducia dall'avvocato Giampiero Vellucci. L'approvvigionamento di mascherine, come di guanti, camici è stata un'occasione, soprattutto nei primi mesi di emergenza sanitaria, per mettere in piedi truffe a vario livello. Al tempo del Covid-19, le mascherine e gli altri dispositivi di protezione individuali sono divenuti in brevissimo tempo oggetti introvabili e sempre più preziosi. All'esponenziale aumento della domanda, ha fatto da contraltare la lievitazione generalizzata dei prezzi. E di pari passo sono stati riscontrati comportamenti illegali di quanto hanno sfruttato la fase emergenziale del Covid-19 per trarne illeciti profitti.