È stata eseguita dagli uomini della stazione dei carabinieri di Sezze la misura di sicurezza, restrittiva, chiesta dagli inquirenti per Silvio Maurizi, l'ottantottenne originario di Sezze che nel gennaio scorso aveva aggredito con un bastone un'anziana ospite di una casa di riposo di via Bertonia, Villa Karol, dove entrambi risiedevano. La donna, Maria Trentini, 87 anni, originaria di Esperia da tempo si era trasferita assieme ai familiari ad Ardea, era spirata dopo alcuni giorni di agonia trascorsi all'interno del reparto di rianimazione dell'ospedale Santa Maria Goretti di Latina, dove era stata ricoverata in seguito alle gravi lesioni, presumibilmente causate dalle percosse al capo, che l'uomo le aveva inflitto, d'improvviso, colpendola più volte con un bastone da passeggio, dopo essere sfuggito al controllo dei responsabili della struttura. Per Maurizi i carabinieri di Sezze avevano richiesto una misura restrittiva, e ieri il provvedimento del giudice Giuseppe Cario è stato notificato.

L'uomo nell'immediatezza dei fatti, era stato ricoverato al Santa Maria Goretti, per i primi accertamenti di rito, solo successivamente trasferito nella clinica Villa San Marco. Di seguito, una volta attivati i servizi sociali secondo quanto riferisce il suo legale, l'avvocato Luca Amedeo Melegari l'uomo è stato trasferito in una Rsa. Il trasferimento all'interno di una struttura idonea, presumibilmente, nel suo caso, ha consentito l'esecuzione della misura di sicurezza. L'uomo non potrà allontanarsi dalla attuale residenza ed è, di fatto, in libertà vigilata. Maurizi prima di essere trasferito a Villa Karol era assistito in una struttura di Cori. Da due mesi viveva a Villa Karol, mentre la vittima, Maria Trentini, vi risiedeva da cinque anni.

In questo caso, come per un altro registrato sempre a Sezze, i magistrati dovranno capire, prima di tutto, se le strutture di accoglienza residenziale fossero adatte a ospitare persone con patologie specifiche incompatibili con l'assistenza di una semplice casa di riposo.
Sebbene nel caso di Maurizi sembrerebbe che, secondo le prime informazioni, all'uomo, tranne una cardioaspirina, non venisse somministrato altro tipo di farmaco. Si sarebbe trattato dunque di un raptus di follia? Imprevedibile? La donna poteva essere salvata? Il pomeriggio di venerdì 21 gennaio l'anziana donna era stata colpita al capo e al torace con il bastone da passeggio che Silvio era solito portare con sé.

Ma l'uomo prima di aggredire la donna si sarebbe scagliato su una operatrice e mentre quest'ultima tentava di togliersi il sangue dal volto, l'aggressore si sarebbe scagliato con furia cieca contro l'anziana inerme che era seduta accanto a una finestra.
Qualcuno avrebbe tentato di salvarla, di sottrarla all'aggressore, questo è certo, ma c'è uno spazio temporale un frangente che intercorre tra la prima aggressione, e quella in danno dell'operatrice della struttura. Gli inquirenti dovranno chiarire se in quel lasso di tempo, mentre l'operatrice cercava di togliersi il sangue dal volto, in bagno, nessuno dei presenti poteva interrompere la sua follia cieca, e se l'anziana donna poteva essere così salvata.