«Pensavamo che la questione del debito con l'Università "La Sapienza" fosse chiusa, invece, con grande stupore, apprendiamo che il Tribunale di Roma ha condannato il Comune di Alvito a risarcire 291.785 euro oltre gli interessi e le spese processuali pari a quasi 3.900 euro». Così una nota del gruppo d'opposizione di "Alvito Bello" alla quale i vertici dell'amministrazione alvitana hanno replicato a muso duro. «Le dichiarazioni alla stampa e sui social dell'opposizione sono fuorvianti, incomplete e scorrette lì dove lasciano intendere che il Comune di Alvito debba pagare ulteriori 300.000 euro per la vicenda della convenzione con l'università La Sapienza. Ciò non è vero».

Questo l'inizio della risposta dell'amministrazione, che prosegue: «Il Comune, per i corsi tenuti dall'ateneo romano presso la propria sede in forza della collaborazione nata nel 2008 tramite l'associazione Fm199.9 di Atina, nel 2020 chiuse un accordo con La Sapienza che rinunciò agli interessi. Accordo che prevede il solo pagamento delle somme originariamente pattuite per circa 224.000 euro, fatto già noto dalla scorsa consiliatura. La sentenza citata dall'opposizione non tiene conto di tale aspetto e ripropone la somma totale già transatta tra le parti» fa ancora sapere l'amministrazione che aggiunge: «Vero è che la sentenza in parola prevede che la somma pattuita, rivalutata e con interessi, venga pagata dall'associazione Fm199.9 all'Ateneo e che il Comune, in forza di un contratto di manleva, rimborsi tale somma».

Riassumendo: La Sapienza rinunciò agli interessi e va valutato quali somme e in che misura l'associazione Fm199.9 possa ancora esigere, per questo la giunta comunale ha incaricato Il palazzo comunale di Alvito un legale affinché esamini la situazione. «Siamo impegnati ad amministrare la città e non intendiamo alimentare la bagarre politica. Questa amministrazione sta dimostrando di saper affrontare le questioni complesse con obiettività e coscienza. La minoranza fu messa al corrente di tutta la documentazione e fu la stessa maggioranza, in sede di Commissione Bilancio, a informare dettagliatamente l'opposizione della sopravvenuta sentenza. Alzare questi polveroni con toni sediziosi, non è d'aiuto in questa delicata fase».