Dopo mesi di patimenti e crolli di fatturato causati dalla pandemia, nel settore turismo si è tornati a respirare un' aria nuova, se non altro che consente di guardare verso il futuro con controllato ottimismo. Se il peggio è passato è presto per dirlo, molto dipenderà anche dall'andamento delle curva del coronavirus e sue varianti nell'autunno e inverno prossimi. Quello sarà il vero e nuovo banco di prova per il turismo mondiale.
Nel frattempo Fiuggi si aggrappa alle belle notizie. In tal senso fa bene a tutti sapere che le imprese di costruzione incaricate sono tornate ad occuparsi del "cantiere Palacongressi". I lavori dovrebbero essere completati entro i mesi di settembre e ottobre prossimi, quando la città termale si sarà finalmente dotata di una struttura congressuale degna di questo nome. Ci sono voluti quasi 25 anni e mille peripezie, compresi i rischi di perenzione del finanziamento pubblico e imprese finite nelle procedure di concordato preventivo. Tutto questo però sembrerebbe essere acqua passata, il dado è tratto e l'amministrazione comunale guidata dal sindaco Alioska Baccarini si appresta a posizionare un'altra medaglia nella personale bacheca, già molto ricca in materia di opere pubbliche.
A quella data il Comune di Fiuggi avrà sciolto anche il nodo se procedere subito con un bando di gara per l'affidamento in gestione del nuovo manufatto oppure procedere con una gestione diretta per un breve periodo di tempo. Logica vuole, in linea anche con la tendenza piuttosto chiara dell'attuale giunta comunale rivolta verso le gestioni private, Atf Spa docet, che anche in questo caso si sceglierà l'affidamento della gestione a società private esperte del settore. Se poi si riuscirà a rendere il nuovo Palacongressi un corpo unico con la Fonte Bonifacio VIII, tale da mettere a disposizione l'intero parco termale ai congressisti, allora Fiuggi si sarà dotata di una struttura congressuale di primissimo livello, per posizione geografica, condizioni climatiche favorevoli e immersa nel verde.